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Epstein Trump

Il presunto scandalo

Caso Epstein-Trump, la prossima settimana il voto al Congresso per la pubblicazione dei files

Raggiunta la quota di firme necessarie. Possibile che i repubblicani votino insieme ai democratici per la divulgazione pubblica

Esteri - di Paolo Desideri - 13 Novembre 2025 alle 16:00

 Il caso Epstein torna al centro del dibattito al Congresso, con la Camera che la prossima settimana voterà la mozione per la pubblicazione completa dei file governativi sulla vicenda del finanziere pedofilo morto in cella nel 201. “La porteremo in aula per il voto la prossima settimana, subito dopo il nostro rientro“, ha detto lo Speaker Mike Johnson, al termine della giornata segnata dalla pubblicazione, da parte dei democratici, di alcune delle 20mila mail consegnate alla commissione Vigilanza dagli eredi di Epstein in cui il finanziere nominava Trump e affermava, tra le altre cose, che il presidente “sapeva delle ragazze”.

Arrivata la firma decisiva

Non solo, sempre ieri è arrivata la 218 firma, quella delle neo deputata dem Adelita Grijalva, che solo ieri ha potuto giurare nelle mani di Johnson dopo 50 giorni di attesa, alla petizione bipartisan tesa a superare le manovre dello Speaker, tra le quali appunto il rinvio del giuramento della dem, per impedire una votazione sui files. Di fronte a questi sviluppi, il leader repubblicano ha deciso di giocare in anticipo, senza aspettare i tempi della petizione che avrebbero fatto arrivare al voto all’inizio di dicembre, fissando in tempi rapidi il voto dell’Epstein files trasparency .

Possibile che i repubblicani votino a favore

Si prevede che diversi deputati repubblicani voteranno insieme ai democratici, e questo potrebbe diventare un problema politico per la leadership repubblicana e la Casa Bianca, che la scorsa estate ha già dovuto fare i conti con la protesta di una parte della base Maga per la decisione di non pubblicare i file. Senza contare la grande attenzione che i media hanno ricominciato a dare ai rapporti tra Trump e Epstein, per anni grandi amici fino alla rottura nel 2004, dopo la pubblicazione delle nuove mail. Intanto, i due firmatari della proposta di legge, il dem Ro Khanna e il repubblicano Thomas Massie, il deputato diventato una sorta di nemesi interna al partito di Trump, hanno convocato per martedì al Congresso una conferenza con le vittime del finanziere.

Le parole di Epstein: “Sono io l’unico in grado di abbattere Trump”

“Sono io l’unico in grado di abbatterlo”: lo scrive, riferendosi a Donald Trump, Jeffrey Epstein in una delle email diffuse dalla commissione vigilanza della Camera. Email dalle quali emerge anche l’ombra del ricatto: dalle ricerche sulle dichiarazioni finanziarie del tycoon all’offerta di foto di “Donald e ragazze in bikini nella mia cucina”.

Il presidente ha sempre respinto ogni accusa, addebitando ai democratici una vera e propria “bufala”.

 

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di Paolo Desideri - 13 Novembre 2025