Fatta finalmente chiarezza
Caso Almasri, la Libia: “La giurisdizione è nostra, dalla Corte internazionale nessuna richiesta formale di cooperazione”
La magistratura di Tripoli ricorda che sull'uomo era aperta un'inchiesta da tanto tempo e che la corte penale internazionale non ha mai cooperato attivamente
Su Almasri, arrestato oggi in patria, la competenza giuridica ad agire era ed è della Libia. E dalla Corte penale internazionale non è mai giunta a Tripoli nessuna richiesta, né tantomeno un atteggiamento di cooperazione come prevede lo Statuto di Roma. A puntualizzarlo è la magistratura del Paese nordafricano in una nota.
“Competenza e giurisdizione appartiene a noi”
Secondo la Procura libica, il Cpi non avrebbe mai comunicato formalmente con la magistratura nazionale. Né richiesto cooperazione giudiziaria. La nota sottolinea come la Procura Generale libica “ha confermato l’esistenza di indagini penali relative agli eventi descritti dalla Cpi nella sua richiesta. Nonostante ciò, la Corte Penale Internazionale non ha ritenuto valida la volontà della Procura Generale libica di procedere con l’indagine, ignorando le prove che dimostravano l’avvio o l’intenzione di avviare le necessarie procedure investigative nei confronti dell’imputato di cui si chiede l’estradizione.
Inoltre, la Cpi si è astenuta dal comunicare con la Procura Generale libica in merito a eventuali motivazioni oggettive o procedurali, che avrebbero potuto ritardare il processo nei confronti dell’imputato”.
“Interferenza con la nostra sovranità”
La Procura ribadisce altresì che, “ai sensi dello Statuto di Roma, la Procura Generale libica è l’autorità responsabile delle indagini su crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Essa dispone del mandato di gestire le procedure investigative sui reati attribuiti all’imputato, compresa la raccolta delle prove e la definizione delle tempistiche per l’adempimento delle procedure legali da parte dell’accusato, attualmente dipendente pubblico in servizio”.
La Libia non ha diritto alla sua sovranità?
La nota della magistratura nordafricana è molto esplicativa e conferma una cosa sottaciuta: la Libia ha diritto a giudicare chi commette reati nel suo territorio come tutti i Paesi del mondo? Ha diritto alla sovranità o le viene sottratta perché non è un Paese “in vista”?. Le inchieste su Almasri erano presenti e vive a gennaio del 2025. Ma la magistratura internazionale le ha ignorate, non cooperando in alcun modo. E oggi viene fatta chiarezza.
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