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Campo largo contro il gelato alla Camera

Il cono della discordia

Campo largo, divisi su tutto, ma uniti contro il gelato alla Camera: tra Conte a dieta e la crema alla lotta di classe di Bonelli, monta la panna

La Patrimoniale li separa. Sulla manovra discutono. Su guerra, pace, armi e sanzioni si dividono, ma sul "no" all'angolo gelato della buvette il centrosinistra si mostra compatto: Avs mette al bando mousse e creme, e Franceschini ripara sui coni bipartisan del Senato...

Politica - di Chiara Volpi - 13 Novembre 2025 alle 14:26

La Patrimoniale li separa. Sulla manovra discutono. Su guerra, pace, armi e sanzioni si dividono. Ma sul “no” all’angolo gelato aperto per la prima volta qualche giorno fa alla buvette della Camera, il campo largo è compatto. Granitico. Irremovibile… Almeno fino a quando qualche fotografo o irriverente inviato di qualche trasmissione satirica non li becchi con le mani nella marmellata… o col cono in pugno…

Il campo largo unito solo contro il gelato alla buvette

Sì, perché i sei gusti di gelato artigianale votati dai questori del centrodestra il 17 settembre scorso vanno a ruba, ma per i detrattori giallo-rossi dell’iniziativa “sanno” ancora troppo di casta. E per questo i Cinque stelle (che hanno votato contro all’onorevole coppetta), pur avendo messo in soffitta i propositi anti-sistema della prima ora grillina, archiviate in credenza le scatolette di tonno, puntano ora a tenersi alla larga dal bancone frigo dove sono esposte le creme.

Conte lo snobba con la dieta

Una distanza strategica e simbolicamente affidata al gelato, ribadita con un secco e perentorio «Sono a dieta» sentenziato proprio ieri dal leader M5S Giuseppe Conte, che ha dribblato la domanda dalle cento pistole: «Gelato sì, gelato no?», cavandosi rapidamente d’impaccio.

Ma Giuseppi non è il solo ad aderire alla crociata che mira a gelare la golosa iniziativa alla buvette, e che vede praticamente tutto il campo largo, mai come in questa occasione, schierarsi dalla stessa parte della barricata: boicottare le boules parlamentari e gustarsi a pieno titolo l’ultima ghiotta, e paradossale, occasione di propaganda “anti”…

Bonelli inaugura il gusto mousse alla lotta di classe

E così, Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, spiega all’Adnkronos: «Non ho assaggiato il gelato, trovo assurdo che alla Camera la maggioranza si occupi di coppette di crema e non dei problemi degli italiani. Hanno perso il rapporto con la realtà», sbotta l’esponente verde. E con tanto di pomo della discordia stretto nel pugno (rigorosamente) chiuso.

Ci voleva la coppetta della discordia per compattare il Campo largo

Ma chi se l’aspettava che un banale, seppur artigianale, angolo ice cream approdato alla buvette della Camera, desse la stura a commenti seriosissimi su una questione, apparentemente frivola, e che dicono di più di tanti slogan. Specie sul dilemma interiore che al momento sembra affliggere il centrosinistra asserragliato – a giorni alterni – all’interno del fatidico campo largo: quello tra il desiderio inconfessabile di un cono al cioccolato, e il sacro dovere di apparire austeri, in linea con i “problemi degli italiani”.

La crociata anti-gelato alla Camera tra sarcasmo e auto-ironia involontaria

Così che un gelato artigianale diventa il nuovo simbolo del lusso sfrenato e dell’allontanamento dal popolo. Tanto che, sulla stella linea dell’alleato Bonelli, anche Nicola Fratoianni, che però se la cava non mangiando dolci e consumando di solito al bar di Montecitorio giusto caffè e qualche uovo sodo. Eppure, non si sottrae al confronto e si arruola nella crociata anti-gelato e per tuonare apocalitticamente: «Vista la situazione sociale del Paese, questa potevano anche evitarla… Peraltro, non troppo distante da palazzo Montecitorio mi pare che qualche gelateria ci sia’», ironizza con l’Adnkronos il leader di Sinistra italiana che sembra aver trovato la sua alternativa possibile (ma non una variazione sul tema polemico).

E in questo mare di auto-flagellazione e rinunce in nome dell’immagine e della lotta di classe declinata a mousse e creme, mentre il senatore Franceschini (Pd) in “trasferta” a Montecitorio dichiara solenne: «Io mangio solo i gelati del Senato che sono bipartisan…», ecco spuntare persino un ironico paladino della gola ideologizzata: Roberto Giachetti (IV). L’onorevole, con un tempismo e un sarcasmo degni di nota, non solo rilancia sostenendo di aver protestato perché i gusti erano “solo sei”. Ma ha anche annunciato il primo grande risultato del suo attivismo sardonico: «Abbiamo ottenuto la panna!».

E una domanda resta inevasa quanto i gelati snobbati dal centrosinistra: Ma cosa non si farebbe per dirsi fieramente all’opposizione… persino di un gelato?…

 

 

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di Chiara Volpi - 13 Novembre 2025