La verità nei numeri
Campania e sicurezza, poche chiacchiere più distintivi. Piantedosi snocciola i dati e sbugiarda Fico: lui e il centrosinistra contrari a ogni iniziativa
Sicurezza, ecco la verità ne riscontri sull'operato del governo: -8% dei reati in Italia nei primi otto mesi del 2025. E alla vigilia delle Regionali in Campania il ministro va al contrattacco: l'opposizione ha "avversato ogni iniziativa del governo". E rilancia: «Per il nuovo consiglio regionale già pronti 12 mln» sulla lotta al crimine
Migranti, sicurezza, condono e, soprattutto, repliche ad attacchi indiscriminatamente lanciati da una sinistra tutta chiacchiere, distintivo e slogan. Così, non sorprende se ieri, nel corso di una conferenza stampa sui temi elencati con il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, alla domanda se gli impegni assunti dal governo su questo tema saranno confermati anche in caso di vittoria del centrosinistra, nel mirino di Piantedosi sia finito in particolare il competitor dell’opposizione, Roberto Fico.
Campania, Piantedosi: «Fico e centrosinistra contrari a ogni iniziativa sulla sicurezza»
«In un contesto in cui noi sicuramente collaboreremo con chiunque vinca, faccio notare che l’altro candidato appartiene a una coalizione politica che ha avversato tutte le iniziative del governo sul piano sicurezza», ha tenuto a puntualizzare il ministro dell’Interno nel punto stampa di ieri. Proseguendo sulla scorta dei dati effettivi: «Nei primi otto mesi del 2025 in Italia si registra un sensibile decremento fino all’8% dei reati. È un momento storico in cui i reati stanno decrescendo», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso della conferenza stampa sul tema Campania Sicura, convocata a Napoli con il candidato alle regionali del centrodestra, Edmondo Cirielli.
Sicurezza, ecco la verità nei dati e nei riscontri sull’operato del governo: -8% dei reati in Italia nei primi otto mesi del 2025
Aggiungendo nelle more e riscontri alla mano: «In queste giornate in cui si sta facendo un grande parlare dei dati statistici e degli esiti delle politiche del governo in materia di sicurezza, vi dico che, non solo non è affatto corrispondente a verità che la delittuosità fa segnare una particolare criticità. Ma anche che negli ultimi 10 anni – dal 2015 al 2024, anno preso “come più critico” – abbiamo una diminuzione dell’11% dei reati», ha spiegato il ministro. Secondo cui «le valutazioni statistiche vanno fatte su periodi che possono dire le evoluzioni dei fenomeni e i risultati di medio-lungo periodo che il governo può raggiungere».
«Si era diffusa una narrazione per la quale eravamo un governo anti-democratico e di fascisti»
«Ricordate tutto il dibattito parlamentare che ha accompagnato l’approvazione del dl sicurezza che ora è legge, e che favoriva il contrasto alle occupazioni abusive degli immobili? Che contrastava le truffe agli anziani? E ancora: che ha introdotto la figura del tutor a sostegno degli operatori economici vittime di usura, e ha rafforzato strumenti di prevenzione sul terrorismo?». Non solo. E quanto realizzato per rafforzare «il contrasto con sanzioni a carico di chi commette violenze in manifestazioni pubbliche, quando abbiamo iniziato con la definizione delle zone rosse e le operazioni ad alto impatto?». Ebbene, fa notare il titolare del Viminale, in quel periodo e su quei punti in particolare, «si era diffusa una narrazione per la quale eravamo un governo anti-democratico e di fascisti»…
Da dove (e come ripartire) da dopo le Regionali
Pertanto, venendo ad oggi, si chiede Piantedosi (retoricamente?): «Come si può ritenere possibile che, se vince l’altra parte, ci sia la condizione che possiamo avere le stesse visioni e che questo possa trasformarsi in una collaborazione più proficua?». Una domanda al momento ovviamente inevasa, a cui comunque il ministro trova delle risposte indicative, quanto meno programmatiche, asserendo: «Dal punto di vista delle risorse economiche che sono state destinate dal Viminale alla Campania, solo in materia di sicurezza urbana, il governo Meloni ha messo 36 milioni in tre anni sulla videosorveglianza».
Campania, Piantedosi: «Per il nuovo consiglio regionale già pronti 12 mln sulla sicurezza»
E non è ancora tutto perché, come spiega sempre il ministro Piantedosi dalla Campania, «abbiamo inoltre la sottoscrizione, ormai prossima con la Regione, appena sarà rinnovato il Consiglio regionale, per la distribuzione di ulteriori 12 milioni di euro. Più 3,5 milioni per il velodromo a Marcianise. E dai Fondi di coesione del ministero dell’Interno altri 6 milioni da destinare alle aree sportive di Bagnoli, riproponendo il “modello Caivano”. Che significa anche recuperare spazi di socialità, di pratica sportiva», ha specificato il numero uno di Via De Pretis alla conferenza stampa congiunta “Campania Sicura” con il candidato alla presidente della Regione Campania del centrodestra, Edmondo Cirielli.
Sicurezza in Campania, Piantedosi: «Il governo Meloni ha messo 36 milioni in 3 anni sulla videosorveglianza»
«Dal punto di vista delle risorse economiche che sono state destinate dal Viminale alla Campania, solo in materia di sicurezza urbana, il governo Meloni ha messo 36 milioni in tre anni sulla videosorveglianza. Inoltre, abbiamo la sottoscrizione, ormai prossima con la Regione, appena sarà rinnovato il Consiglio regionale, per la distribuzione di ulteriori 12 milioni di euro. Più 3,5 milioni per il velodromo a Marcianise. E dai Fondi di coesione del ministero dell’Interno altri 6 milioni da destinare alle aree sportive di Bagnoli, riproponendo il “modello Caivano”: che significa anche recuperare spazi di socialità, di pratica sportiva», ha ribadito e specificato Piantedosi alla conferenza stampa congiunta “Campania Sicura” con il candidato alla presidente della Regione Campania del centrodestra, Edmondo Cirielli.
Campania, Cirielli: «La Regione assente sulla sicurezza, con noi più poliziotti»
Cirielli che, a sua volta, rispondendo ai quesiti in agenda, non ha mancato di osservare e confermare: «La regione Campania è un ente troppo importante per rimanere assente, così come ha fatto, in materia di sicurezza. Il governo ha fatto un grande lavoro, mettendoci i soldi e la faccia. Il modello Caivano è uno degli elementi. E noi vogliamo collaborare e cofinanziare le iniziative del governo in materia e anche avere un ruolo attivo, importante, essere protagonisti perché i cittadini ci chiedono maggiore sicurezza», ha ribadito a viva voce il candidato alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, a Napoli alla conferenza stampa congiunta sul tema sicurezza con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al quesito in agenda.
«Pensiamo che le polizie locali devono divenire uno strumento importante a supporto delle forze di polizia. E la nostra iniziativa sarà quella di far assumere nuovi poliziotti. Aumentare la formazione. Dotare di mezzi adeguati e di tecnologia la polizia locale, sempre in coordinamento con le forze dell’ordine. Sempre in coordinamento con Prefettura e Questura», ha chiosato Cirielli.
Campania: Piantedosi: «Con Cirielli visioni comuni. Con lui sicuramente potremo ottenere risultati maggiori»
Infine, a proposito della collaborazione e di un’intesa post elettorale possibile – sulla sicurezza come su altri punti programmatici con la futura amministrazione regionale.– tra il governo e la futura amministrazione regionale, Piantedosi tirando le somme ha concluso conseguentemente: «Non perché il nostro approccio nei confronti dei cittadini cambi, perché tutto quello che facciamo lo dobbiamo ai cittadini. Ma conoscendo Edmondo Cirielli e condividendone l’ispirazione politica, sono certo che con lui avremo visioni comuni e potremo declinare in maniera molto più efficace il lavoro che in maniera molto significativa il governo ha messo in campo per questo territorio».
Il ministro: ecco perché «confidiamo su voti d’opinione, e non su quelli dei padroni delle tessere»
Rilevando in calce: «Avere un interlocutore che condivida quella prospettiva, quella visione, quegli obiettivi, aggiungendo anche delle risorse a quelle già ingenti che lo Stato ha messo su questi temi, sicuramente potremo ottenere risultati maggiori», ha chiuso emblematicamente Piantedosi, non mancando di sottolineare: «Bisogna andare a votare perché confidiamo sul voto di opinione, non su quelli dei collettori di voti, dei padroni delle tessere». E a buon intenditor…