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Calenda nazista, Fazzolari: “L’attacco dell’ambasciata russa è inaccettabile. Il dominio sovietico non tornerà più”

Il tatuaggio ucraino

Calenda nazista, Fazzolari: “L’attacco dell’ambasciata russa è inaccettabile. Il dominio sovietico non tornerà più”

Politica - di Sara De Vico - 10 Novembre 2025 alle 14:15

Un’entrata a gamba tesa inaccettabile quella di Mosca contro Carlo Calenda, “colpevole” di essersi tatuato la bandiera ucraina sul braccio. Un gesto plastico di solidarietà a Kiev, reso noto dal leader di Azione attraverso un video sui social con il commento “e mo ce lo siamo tatuati a vita”. Tanto è bastato all’Ambasciata russa a Roma per intervenire denunciando presunte simpatie nazista di Calenda. L’attacco non è piaciuto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giambattista Fazzolari che ieri è intervenuto duramente dando una lezione alla Russia e solidarizzando con il leader di Azione e la causa ucraina.

Calenda, Fazzolari: l’attacco dell’Ambasciata russa è inaccettabile

“È inaccettabile l’attacco dell’Ambasciata russa a Carlo Calenda, accusato di simpatizzare per il nazismo solo perché sostiene l’Ucraina. Proprio oggi (ieri ndr ), 9 novembre, a 36 anni dal crollo del Muro di Berlino, ricordiamo alla Russia che il dominio sovietico sull’Europa dell’Est non tornerà mai più. Anzi – conclude Fazzolari –  è grazie all’eroismo del popolo ucraino che il delirio neo-imperialista del regime putiniano è stato fermato sul nascere”.

La solidarietà di FdI al leader di Azione: i tempi del muro di Berlino non torneranno

Anche i capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, Galeazzo Bignami e Lucio Malan, hanno espresso solidarietà al leader di Azione. “Vittima – scrivono in una nota – di un attacco scomposto da parte dell’ambasciata russa. Ci batteremo sempre per la difesa delle libertà individuali e dei popoli contro ogni forma di oppressione e di pretesa imperialista. I tempi del muro di Berlino sono lontani e non torneranno più anche grazie al coraggio e alla resilienza del popolo ucraino”.

L’attacco delirante di Mosca: una bravata filonazista

Delirante l’attacco sui social dell’ambasciata russa a Roma. “Il politico italiano Carlo Calenda, oltre ad altri colleghi meno fortunati, capisce l’essenza del simbolo che ha applicato sul corpo? In Russia c’è un buon proverbio su questo conto: tutto è ‘un campo di bacche’. Infatti, la sua bravata non è altro che un ingresso volontario nella comunità di seguaci di Petlyura, Bandera, Shukhevich e altri nazisti e collaborazionisti di nazionalità ucraina, le cui mani sono coperte dal sangue di ebrei, zingari, ungheresi, russi, ucraini”.

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di Sara De Vico - 10 Novembre 2025