CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Antifa in Val di Susa, oltraggio a Ramelli: “Fascio morto, concime per l’orto”. Fidanza: lo schifo in diretta tv

Su Rete4

Antifa in Val di Susa, oltraggio a Ramelli: “Fascio morto, concime per l’orto”. Fidanza: lo schifo in diretta tv

Cronaca - di Penelope Corrado - 25 Novembre 2025 alle 10:04

L’immagine horror è andata in onda lunedì 24 novembre in diretta su Rete 4, nel corso di Quarta repubblica. Il conduttore Nicola Porro ha mostrato uno striscione horror con cui i No-Tav hanno contestato a Susa la presentazione del libro di Giuseppe Culicchia su Sergio Ramelli. Come iconico messaggio truculento una chiave inglese, la stessa con cui lo studente universitario milanese venne massacrato dagli assassini rossi. A corredo una frase altrettanto orrenda e truculenta: “Fascio morto concime per l’orto”.

Secondo La Stampa, erano una settantina i No Tav che hanno contestato la presentazione del libro su Sergio Ramelli: cori antifascisti, bandiere e accuse di «normalizzare il neofascismo». Si sono radunate lunedì sera davanti alla biblioteca comunale di Susa.
Giuseppe Culicchia direttore del Circolo dei lettori di Torino presentava il suo libro “Uccidere un fascista – Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio”, insieme all’assessore regionale di FdI Maurizio Marrone. 

 

Fidanza: striscione e scritta vergognosa

Sulla vicenda è intervenuto con un post Carlo Fidanza: «Ieri a Susa (Torino) Giuseppe Culicchia, insieme al nostro assessore regionale Maurizio Marrone, presentava “Uccidere un fascista”, il libro che ha scritto a cinquant’anni dall’assassinio di Sergio Ramelli. Gli antifà, radunati in corteo dall’Anpi e dai No Tav, si sono presentati così: uno striscione e una scritta vergognosa con tanto di chiave inglese, la stessa con cui Sergio è stato ammazzato da Avanguardia Operaia per aver “osato” condannare le Brigate Rosse in un tema. Grazie a Nicola Porro che ieri sera ci ha raccontato in diretta questo schifo. Sergio vive, questi vermi non saranno mai degni del suo sorriso».

Marrone: “Non si censura la storia”

«Le intimidazioni dei pochi manifestanti no tav non hanno scoraggiato i cittadini di Susa, che hanno riempito la biblioteca per ascoltare la presentazione di Culicchia su Ramelli, lanciando un messaggio chiaro: la valle non è più ostaggio della violenza antagonista, tantomeno quando vorrebbe censurare la storia dei ragazzi di destra assassinati dal brigatismo rosso»

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Penelope Corrado - 25 Novembre 2025