Intervistato da Il Giornale
“Al referendum sulla giustizia voterò certamente sì”: Marco Rizzo, ex di Rifondazione comunista e Pdci, non ha dubbi
Il leader di Democrazia sovrana e popolare rilancia: "La separazione delle carriere è un segnale per la politica e per il protagonismo del popolo" ma non risolve. Serve la responsabilità civile
Marco Rizzo, ex parlamentare di Rifondazione Comunista e Pdci e oggi leader di “Democrazia Sovrana e popolare” è assolutamente certo della posizione che intende tenere rispetto al tema del referendum sulla giustizia: “Voterò certamente sì”. In una intervista rilasciata al quotidiano Il Giornale spiega che “Dal 1992, quando un colpo di stato ha cancellato il sistema dei partiti in Italia, la democrazia è calata molto perché la politica si è sottomessa definitivamente all’economia. Oggi la politica non riesce a impedire il declino del nostro Paese e noi siamo sottoposti a una serie di vincoli internazionali imposti dall’Europa e dal Fondo monetario internazionale”
Vuoto riempito in supplenza della politica. Serve responsabilità civile
“La magistratura, in questi anni, ha quindi riempito un vuoto e ha svolto un ruolo di supplenza della politica. Oggi la separazione delle carriere non risolve questo problema perché è una riforma che non comprende la responsabilità civile dei magistrati. Il sì alla separazione delle carriere, però, è un segnale per la politica e per il protagonismo del popolo” continua Rizzo.
La sinistra di Conte Schlein e Landini fa un danno alla magistratura e si muove in base al tifo da stadio
Conte, Schlein e Landini, che sono dalla parte delle toghe, secondo Rizzo “Fanno un danno alla magistratura” perché “avere una parte politica che sfrutta il ruolo di una delle componenti essenziali della democrazia mette in difficoltà quella componente. Io manifesto contro il massacro dei palestinesi dal 2023, mentre i dirigenti del Pd si sono fatti fotografare insieme a quelli della Flotilla solo quando il tema è diventato caro all’opinione pubblica. Sono così superficiali che si muovono in base al tifo da stadio anche sui temi che riguardano l’architettura dello Stato”.
Su Meloni giudizio severo ma positivo
E infine la questione del referendum “personale” stile Renzi: Meloni dovrebbe dimettersi se la riforma della giustizia venisse respinta dalle urne? Anche qui Rizzo non ha dubbi “Ho un giudizio severo ma positivo della Meloni” spiega “ma sono critico sulle grandi questioni geopolitiche ed economiche perché non si può stare con i piedi in due staffe. Detto questo, lei è una brava stratega e credo saprà gestire bene il referendum. La verità è che tutti i temi vengono polarizzati ed è anche per questo motivo che mi candido come presidente di Regione in Veneto in alternativa sia alla destra sia alla sinistra di Elly Schlein che anziché manifestare davanti ai cancelli delle fabbriche preferisce sfilare sul carro del gay Pride”.