La lapide online
50Cent fa le “condoglianze” a New York sui social dopo l’elezione di Mamdani: una “frecciatina” contro il nuovo sindaco
Non sono soltanto gli arcinoti repubblicani ad essere preoccupati per l’elezione del marxista Zohran Mamdani a sindaco di New York. Ad esempio il rapper 50cent, il cui vero nome è Curtis James Jackson III, ha pubblicato sui social un’immagine generata con L’Ia per fare le condoglianze alla città. In primo piano si nota una Lapide con su scritto “Riposa in pace New York city” con la data di fondazione, 1625, e quella di “morte” nel 2025. Sembra una frecciatina diretta proprio al primo cittadino di New York, che era finito in polemica con 50cent dopo aver annunciato tassazioni più alte per i ricchi. “So che se 50 Cent sta ascoltando, non ne sarà felice – aveva ironizzato Mamdani in un comizio -. Tende a non piacere questa politica fiscale, ma voglio essere molto chiaro che si tratta di circa 20.000 dollari all’anno”. Se non piace, perché applicarla allora? Forse l’obiettivo del neoeletto è quello di distruggere la base politica dei democratici.
50cent contro Mamdani? l’ultimo post la dice lunga sulla frecciatina del rapper…
L’immagine di 50cent ha ricevuto grande supporto dagli utenti, ma anche l’attenzione degli haters. Uno di loro ha commentato la sua immagine scrivendo: “Mi chiedo come fai ad essere ancora vivo dopo che ti hanno sparato nove volte, era un po’ giustificato, immagino (I guess ndr)?”. Ma c’è anche chi appoggia pienamente il rapper: “Sì, sono pienamente d’accordo 50! Sono davvero deluso”. E ancora: “Non posso giudicarti, diventerà il New Yorkistan”. Insomma, c’è chi ha le idee chiare su Mamdani e non lo nasconde affatto. Anche il New York post ha dedicato una prima pagina satirica al primo cittadino, intitolata “La mela rossa”, in riferimento al soprannome della città che di solito viene chiamata “Grande mela”. Sullo sfondo c’è la faccia di Zohran incollata sul corpo di un cittadino sovietico che brandisce la falce e il martello. Tra ironia e malcontento, c’è chi si preoccupa per un eventuale “inizio della fine“.