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Violenze a Roma, hanno aggredito gli agenti ma sono già liberi i due manifestanti pro-Pal

A piede libero

Violenze a Roma, hanno aggredito gli agenti ma sono già liberi i due manifestanti pro-Pal

Politica - di Angelica Orlandi - 6 Ottobre 2025 alle 15:39

Tornano liberi i due manifestanti arrestati a Roma al termine del corteo Pro Pal di sabato. I due, un 19enne della provincia di Padova e un 39enne di Bologna, erano accusati – a seconda delle posizioni – di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. I giudici hanno fissato per gli indagati i processi ad aprile e maggio prossimo. Il 19enne è stato fermato nella zona di via Merulana e il secondo, accusato di avere lanciato bottiglie ed una sedia in direzione delle forze dell’ordine, è stato bloccato in via Santa Croce in Gerusalemme. Nulla da aggiungere.

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Gli arresti erano stati convalidati. In mattinata si sono svolti, separatamente, i procedimenti per direttissima a carico dei due imputati, un 19enne e un 39enne. Entrambi gli imputati, però  sono tornati liberi, in quanto il tribunale, nonostante le richieste dell’accusa, ha ritenuto di non disporre la misura cautelare nei loro confronti. Per il 19enne, a cui vengono contestati i reati di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, è stato convalidato l’arresto, e il giudice non ha disposto nessuna misura cautelare; mentre il Pubblico ministero aveva chiesto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza. L’udienza è stata rinviata al prossimo 12 maggio.

Violenze pro Pal a Roma arrestati e rilasciati due manifestanti

Convalidato l’arresto anche per il 39enne, a cui viene contestata la resistenza aggravata a pubblico ufficiale, in quanto accusato di aver lanciato bottiglie e una sedia contro alcuni agenti in via Santa Croce in Gerusalemme.  E’ stato arrestato per resistenza in concorso perché “con volto travisato” lanciava “bottiglie e una sedia” e poi ha opposto “resistenza attiva” al momento dell’arresto. L’uomo, nel corso dell’udienza per direttissima, ha spiegato di essere un “libero professionista nel settore del cinema e dei documentari”. “Non ho lanciato bottiglie”, ha spiegato. “Ero a San Giovanni poi siamo andati a San Lorenzo in una piazza a bere qualcosa – ha ricostruito -: erano le 21 e, siccome la metro avrebbe chiuso, ho detto ‘andiamo a Manzoni’. Io non ho visto nessun gruppo, ma solo i poliziotti e incuriosito sono andato a vedere cosa stesse succedendo e c’erano i poliziotti in antisommossa che avanzavano senza avere davanti nessuno”

La versione del 39enne di Bologna non convince

 

 

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di Angelica Orlandi - 6 Ottobre 2025