
Al lavoro per la ricostruzione
Vance in Israele: “Hamas deve disarmarsi ma non avverrà in una settimana. Alla pace serve tempo”
“Il nostro avvertimento ad Hamas è molto chiaro: deve disarmarsi, deve comportarsi bene e i miliziani non devono uccidersi a vicenda e uccidere i propri compatrioti palestinesi”. Così Jd Vance durante la conferenza stampa in Israele all’indomani dei raid aerei israeliani sul sud di Gaza. Gli attacchi sono arrivati dopo che le autorità di Tel Aviv hanno accusato Hamas di aver compiuto “una palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco” con attacchi mortali contro soldati israeliani nell’area di Rafah. “Se Hamas non rispetta queste condizioni sarà annientato”, ha aggiunto il vice presidente americano, che però non ha indicato una deadline per il disarmo di Hamas.
Vance in Israele: Hamas deve disarmarsi, ma non ci vorrà una settimana
Una visita delicata, come ricostruisce il New York Times, perché Washington teme che il premier israeliano Netanyahu possa porre fine al cessate il fuoco a Gaza e tornare alla guerra contro Hamas. La Casa Bianca teme che Netanyahu possa agire attivamente contro l’accordo di pace mediato dal presidente Trump. Durante la loro visita in Israele, J.D. Vance e gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner stanno pianificando di fare pressione su Israele – dicono le fonti del Nyt – affinché non indebolisca l’accordo.
“Stiamo facendo molto bene, ma il piano di pace richiede tempo”
“Non credo sia opportuno dire che tutto questo debba essere fatto in una settimana. Stiamo facendo molto bene. Siamo a un ottimo punto e stiamo facendo un lavoro straordinario qui”, ha ribadito Vance. Poi ha denunciato “la tendenza nei media americani e occidentali a sperare nel fallimento e alla fine del cessate il fuoco. Ma questa non è la fine, è la situazione che capita quando si ha a che fare con persone che si odiano e si combattono da molto tempo”. Il vice di Trump si è mostrato ottimista. “Le cose stanno andando francamente molto meglio di quello che pensavo”, ha detto ma ha anche avvertito che la “piena attuazione del cessate il fuoco richiederà molto, molto tempo”.
La visita del vice di Trump programmata da tempo
Vance ha voluto chiarire che la sua visita in Israele non è stata motivata dagli scontri avvenuti nel fine settimana nella Striscia di Gaza. “La mia visita non ha nulla a che fare con gli eventi delle ultime 48 ore”, ha spiegato alla stampa. “In realtà avevamo iniziato a pianificarla mesi fa. Volevo venire, vedere da vicino la situazione e parlare con i militari che stanno lavorando duramente per coordinare questo imponente sforzo di soccorso”. Il vicepresidente ha poi sottolineato la posizione di Donald Trump, rifiutando di imporre scadenze ad Hamas per il ritorno delle salme.
“Israeliani e americani lavorano fianco a fianco per la ricostruzione”
“Abbiamo israeliani e americani che lavorano fianco a fianco per avviare il piano di ricostruzione di Gaza, attuare una pace duratura e garantire la presenza sul terreno di forze di sicurezza non composte da americani, in grado di mantenere la stabilità a lungo termine”.
Hamas consegnerà i corpi di altri due ostaggi, ma serve più tempo
Hamas ha fatto sapere – come riferiscono fonti israeliane – che consegnerà stasera i corpi di altri due ostaggi. “Il movimento palestinese intende rispettare l’accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e riconsegnare le salme dei 15 ostaggi israeliani ancora nell’enclave palestinese. Ma ha bisogno di più tempo” per recuperare i corpi”, ha detto il leader e capo negoziatore, Khalil al-Hayya. ”Stiamo incontrando grandi difficoltà nel raggiungere i corpi degli ostaggi, perché alcuni si trovano sottoterra e sotto gli edifici, per cui servono tempo e attrezzature adeguate, ma – ha detto – continuiamo il nostro impegno”.
Trump: se Hamas non farà bene la sua fine sarà brutale
Il presidente Donald Trump su Truth alza la voce con Hamas. “Molti dei nostri ora grandi alleati in Medio Oriente e nelle aree circostanti mi hanno informato in modo esplicito e con grande entusiasmo che sarebbero pronti a cogliere l’opportunità, su mia richiesta, di entrare a Gaza con una forza massiccia e ‘mettere in riga’ Hamas”, se il movimento islamista palestinese “continuasse ad agire in modo scorretto, violando l’accordo”. C’è ancora tempo, fa capire la Casa Bianca, ma se Hamas non farà ciò che è giusto, “la fine sarà rapida, furiosa e brutale”.