
Voto storico a Bruxelles
Ue, mazzata alla sinistra vegana. “Vietato definire hamburger o bistecche quelle non di carne”. La destra esulta, il Pd si spacca
Chiarezza è fatta. Hamburger, bistecca e salsiccia sono solo di carne: quelli vegani vanno chiamati diversamente. Arriva finalmente una decisione saggia del Parlamento europeo che fa chiarezza su una nuova definizione di carne come “parti commestibili di animali” e vieta l’utilizzo di denominazioni come ‘hamburger’ o ‘bistecche’ per i prodotti vegetali: in più, nel “pacchetto carne”, entra l’apertura all’etichetta d’origine su tutti i cibi, preferenza dei prodotti di origine comunitaria e locale in mense e appalti pubblici, introduzione di contratti scritti obbligatori all’interno delle filiere agroalimentari considerando anche i costi di produzione nella fissazione dei prezzi.
Il voto della plenaria del parlamento Europeo ha approvato le modifiche al Regolamento sull’Organizzazione Comune dei Mercati (Ocm) accogliendo le richieste di Coldiretti e bocciando la linea del compromesso al ribasso sposata dal Copa Cogeca. L’emendamento della relatrice del Ppe Céline Imart, che impone il divieto di utilizzare termini riconducibili alla carne per i prodotti vegetali, ha incassato infatti il voto a favore dell’intera delegazione di FdI, Lega e Forza Italia. Contrari invece Avs ed il Movimento 5 Stelle, oltre che l’eurodeputato popolare tirolese del SvP Herbert Dorfmann. Si è invece diviso il Partito democratico in cui hanno votato a favore del divieto Lucia Annunziata, Brando Benifei, Stefano Bonaccini, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Alessandra Moretti, Dario Nardella, Pina Picierno, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Marco Tarquinio, Irene Tinagli e Nicola Zingaretti. Contrari invece Annnalisa Corrado, Giorgio Gori, Camilla Laureti, Pierfrancesco Maran, Cecilia Strada ed Alessadro Zan. La divisione del Pd riflette, in qualche modo, quello dell’intero gruppo dei Socialisti, praticamente spaccati a metà sulla votazione.
La Ue ha deciso: hamburger e salsicce sono solo di carne, un colpo ai vegani
Dunque, le denominazioni quali “bistecca”, “scaloppina’, ‘salsiccia’ o ‘hamburger’ devono essere riservate esclusivamente ai prodotti che contengono carne, escludendo quelli coltivati in laboratorio”, si legge nell’emendamento approvato, che chiude un capitolo aperto mesi fa, quando la Commissione Agricoltura aveva già approvato l’emendamento con 33 voti favorevoli, 10 contrari e 5 astensioni. Nell’ottobre 2024 la Corte di Giustizia dell’Unione europea aveva stabilito che, in assenza di una definizione legale a livello europeo, gli Stati membri non possono vietare termini consuetudinari come “steak” o “salsiccia” per prodotti vegetali, a condizione che l’etichettatura non sia ingannevole. Rispetto alla proposta originaria della Commissione, che prevedeva di riservare 29 termini specifici ma non includeva parole di uso generico come “burger” o “sausage”, la versione votata dal Parlamento estende sensibilmente il campo d’applicazione del divieto.
Una mazzata per la sinistra italiana, Pd e M5S, quel voto dell’aula del Parlamento europeo su proposta della destra. “Oggi da Strasburgo un importante e atteso segnale di attenzione al mondo agricolo, a partire dalla riforma dell’organizzazione comune dei mercati che introduce misure concrete per rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena del valore, riequilibrare i rapporti contrattuali e valorizzare il ruolo delle cooperative agricole. Accogliamo in particolare con grande soddisfazione l’approvazione del pacchetto di norme sull’etichettatura dei prodotti a base di carne, per cui non sara’ piu’ possibile chiamare ‘hamburger’ o ‘bistecche’ i prodotti vegetali: un provvedimento gradito ai nostri allevatori ed essenziale per garantire trasparenza nella tutela dei consumatori”, afferma in una dichiarazione Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia/Ecr, al Parlamento europeo. “Bene anche la semplificazione della Politica agricola comune, con cui l’Ue finalmente si decide a tagliare la burocrazia e a mettere nelle mani degli agricoltori strumenti piu’ efficaci per innovare e competere, a partire dal sostegno alle organizzazioni di produttori e dalle misure per garantire la filiera zootecnica italiana ed europea”, aggiunge. “Ora chiediamo alla Commissione di andare avanti con piu’ rapidita’, piu’ forza e piu’ coraggio nel sostenere gli agricoltori, la sicurezza e la sovranita’ alimentare dell’Europa, partendo dalla riformulazione del prossimo insoddisfacente quadro finanziario pluriennale”, conclude.