
Giorni cruciali
Trump avverte Putin: «La guerra sta andando molto male per lui. I Tomahawk all’Ucraina? Ne abbiamo tanti…»
Le parole del presidente Usa arrivano mentre si riunisce la ministeriale della Nato: sul tavolo rafforzamento della difesa e Kiev, ma anche la speranza esplicitata da Rutte che quanto avvenuto per Gaza «si ripeta in Europa il prima possibile»
«Zelensky vuole i Tomahawk? Noi ne abbiamo tanti…». Donald Trump non ha ancora sciolto la riserva sull’invio dei missili all’Ucraina, ma alla vigilia dell’incontro con il presidente ucraino, atteso venerdì a Washington, ha lanciato quelli che appaiono messaggi piuttosto chiari diretti a Vladimir Putin. Non solo i missili, ma anche il fatto che «sono molto deluso perché Vladimir e io avevamo una relazione molto buona, probabilmente l’abbiamo ancora. Non capisco perché continui questa guerra».
Trump avverte Putin: «I Tomahawk all’Ucraina? Ne abbiamo tanti…»
Il presidente Usa ne ha parlato nella serata americana di ieri alla Casa Bianca, nel corso dell’incontro con la stampa seguito al colloquio con il presidente argentino Xavier Milei. Trump ha sottolineato che «questa guerra sta andando così male per Putin, sta per entrare nel quarto anno di una guerra che avrebbe dovuto vincere in una settimana». «Ha perso un milione e mezzo di soldi, probabilmente di più, certamente in termine di feriti, senza gambe, senza braccia e tutte le cose orribili che succedono in una guerra», ha ricordato Trump, sottolineando anche che l’economia russa potrebbe «collassare» se la guerra non finirà la guerra e parlando delle «lunghe file per la benzina in Russia».
La ministeriale Nato a Evere
Le parole del presidente Usa sono rimbalzate in Europa mentre i 32 ministri della Difesa dei Paesi membri della Nato si apprestavano a raggiungere il quartier generale dell’Alleanza Atlantica a Evere, nella periferia di Bruxelles, per la ministeriale di ottobre, che guarda a come rafforzare la difesa sperando al contempo che dopo l’accordo per Gaza arrivi quello per Kiev.
Come spiegato dal segretario generale, Mark Rutte, nel corso dell’Assemblea parlamentare della Nato, che si è svolta lunedì a Lubiana, l’incontro vede al centro la questione di «come rafforzare ulteriormente la nostra posizione di difesa e deterrenza, anche alla luce dei recenti incidenti». Ovvero le numerose violazioni dello spazio aereo di diversi Paesi alleati, da parte di aerei e droni russi o di provenienza non accertata. A subirli sono stati Polonia, Estonia, Danimarca, Romania, ma anche Germania.
L’Ucraina al centro del confronto, sperando che quanto avvenuto per Gaza «si ripeta in Europa il prima possibile»
A partire dal primo mattino di oggi, in agenda c’è il confronto sui piani per raggiungere gli obiettivi di investimento in difesa, ma anche dell’impegno per aumentare la produzione nel settore e sono previste dichiarazioni congiunte di Rutte e del segretario alla Guerra degli Usa, Pete Hegseth. La ministeriale, che vedrà al centro il tema della guerra in Ucraina, sarà seguita da un Consiglio informale Nato-Ucraina e da una riunione del gruppo di contatto tra l’Alleanza e Kiev.
Sull’invio dei Tomahawk, Kiev ha ricevuto l’appoggio dell’Alta Rappresentante Kaja Kallas, che proprio lunedì è stata a Kiev e si è detta favorevole all’invio dei missili a lungo raggio. Sullo sfondo però resta soprattutto la speranza che gli accordi raggiunti a Gaza possano rappresentare un buon viatico anche per l’Ucraina. «Speriamo che questo si ripeta in Europa il prima possibile. Abbiamo ancora molto lavoro da fare in Europa, ma possiamo costruire su questo successo», ha detto Rutte.