
L'intervento al Parlamento
Trump alla Knesset: “La pace non è una speranza, ma una realtà”. E Netanyahu lo ringrazia per aver riportato gli ostaggi
La Knesset, ossia il Parlamento israeliano, ha ringraziato Donald Trump per l’impegno profuso negli accordi di pace tra lo Stato ebraico e Hamas. Il presidente americano è stato accolto da una standing ovation e dagli applausi dei parlamentari di destra e sinistra. In seguito, il presidente americano ha pronunciato un discorso in cui ha evidenziato di aver risolto otto guerre in pochi mesi e che è stata la sua coscienza a suggerirglielo.
Poi ha aggiunto che i cittadini americani hanno pianto assieme a Israele durante il 7 ottobre e che “tutti gli ebrei devono sapere che l’America è con voi. Non dimenticate quella data e fate in modo che non si ripeta mai più”. In seguito ha espresso gratitudine per Netanyahu: “Voglio ringraziare un uomo di grande coraggio e patriottismo, non è una persona facile con cui trattare, ma questo lo rende grande”, descrivendolo come “uno dei migliori presidenti in tempi di guerra”.
Trump alla Knesset: “La pace non è una speranza, ma una realtà”
Trump ha sottolineato che l’America ha dato molte armi ad Israele e che questo periodo non rappresenta “solo la fine della guerra, ma la conclusione dell’epoca del terrore e della morte e l’inizio di un’era di fede, di un’era d’oro per Israele e per la regione”. Inoltre, l’accordo tra Hamas e lo Stato ebraico segna “l’inizio dell’armonia per Israele e tutte le nazioni di quella che sarà presto una regione meravigliosa”. Tra i nuovi obiettivi dell’inquilino della Casa Bianca c’è anche la firma di un accordo di pace con l’Iran: “Sarebbe meraviglioso. Io penso che lo vogliano”.
Adesso la concentrazione del presidente americano, come ha già anticipato nel suo discorso, si sposterà verso la guerra tra Russia e Ucraina “per risolvere la situazione”. “Abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza, ma una realtà che possiamo costruire giorno dopo giorno”, ha evidenziato The Donald, per poi specificare che “ora i palestinesi hanno la loro opportunità di abbandonare la violenza e di essere migliori”. In conclusione, ha assicurato che “Gaza sarà smilitarizzata e Hamas deporrà le armi”.
Netanyahu esprime tutta la sua gratitudine al presidente americano
“Oggi la accogliamo qui per ringraziarla per la sua leadership cruciale, per aver portato avanti una proposta che ha avuto il sostegno di quasi tutto il mondo”. Queste le parole del premier Netanyahu, che ha espresso tutta la sua riconoscenza per l’accordo che “ha riportato indietro tutti i nostri ostaggi vivi e che apre la porta a un’espansione storica della pace nella nostra regione ed oltre”. “Ci sono tempi di guerra e tempi di pace – ha ripreso -. Noi vogliamo che i prossimi anni siano tempi di pace in Israele e fuori”. E ancora: “Sono convinto che con la leadership di Trump questo accadrà. Tendiamo la mano a tutti coloro che vogliono la pace con noi”.
Successivamente, il primo ministro israeliano ha ringraziato il suo omologo “per essersi schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu” e per aver “riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture del Golan. Nessun presidente americano ha fatto così tanto per noi”. Infine, ha ricordato come l’eliminazione “dell’architetto della morte, il generale dei Pasdaran Qassem Soleimani, ha cambiato gli equilibri di potere nel mondo e ha riportato gli Usa alla grandezza”. Il militare iraniano era stato ucciso il 3 gennaio 2020 durante un attacco aereo vicino all’aeroporto di Baghdad per ordine di Trump.