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Truffa sul click day per i migranti: 21 confessano e patteggiano. L’inchiesta era nata dalla denuncia di Meloni

Sinistra sconfessata

Truffa sul click day per i migranti: 21 confessano e patteggiano. L’inchiesta era nata dalla denuncia di Meloni

Politica - di Penelope Corrado - 28 Ottobre 2025 alle 10:52

Hanno ammesso le loro responsabilità e hanno chiesto di patteggiare offrendo circa 300mila euro che si vanno ad aggiungere ai circa due milioni sequestrati durante la notifica delle misure cautelari. È la decisione presa da 21 delle 44 persone coinvolti nei presunti illeciti emersi nella cosiddetta inchiesta “click day” della Squadra Mobile e della Procura di Napoli concretizzatasi con arresti e sequestri lo scorso 9 giugno. Lo rende noto Il Mattino.

Migranti e camorra: scoperta frode milionaria sul click day. Un anno fa l’esposto della Meloni, contestato dalla sinistra

Denunciata dalla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, l’inchiesta ha fatto luce su un sistema grazie al quale, con la compiacenza di alcuni imprenditori, veniva normalizzata la presenza di extracomunitari sul territorio nazionale attraverso assunzioni risultate fittizie.

Le anomalie sul click day denunciate dalla premier

Le anomalie riguardavano ben 40mila pratiche presentate tra Napoli e Salerno in occasione del click day, dei giorni aperti dal Ministero dell’Interno per consentire agli imprenditori di caricare le richieste di manodopera. In poche ore giunsero tante schede personali che però – come scrive il quotidiano napoletano – non si trasformarono in assunzioni reali, ma in tanti fantasmi in giro sul territorio. Quindi le 40mila pratiche finite al centro dell’indagine avevano subito un vero e proprio dimezzamento.

Nell’inchiesta sul click day hanno scelto di patteggiare indagati come agenti della polizia municipale, titolari di Caf, avvocati, poliziotti e una quindicina di imprenditori. Sequestrato, nel frattempo un appartamento a Sorrento, di cui è risultato proprietario uno degli avvocati coinvolti ritenuto acquistato con i proventi illeciti. Diciannove persone indagate dovranno sostenere a breve il processo con il rito abbreviato mentre altre quattro hanno scelto quello ordinario. 

Cerreto (FdI): “Inchiesta nata grazia alla segnalazione di Meloni”

«È una vittoria per la giustizia e per la credibilità del Paese – commenta Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Agricoltura – ma anche una sconfitta per chi per mesi ha cercato di gettare fango sul governo, insinuando dubbi e sospetti. I fatti parlano chiaro, senza la segnalazione del premier Meloni, questa rete criminale avrebbe continuato a sfruttare il decreto flussi e a infangare il nome dell’Italia. Giorgia Meloni, ancora una volta, dimostra che la fermezza e la trasparenza sono la via maestra per restituire dignità alle istituzioni e rispetto alla legge. Lo Stato – conclude l’esponente di FdI . vince quando non chiude gli occhi, e questa inchiesta è la prova che un governo onesto, coraggioso e determinato può davvero fare la differenza”.

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di Penelope Corrado - 28 Ottobre 2025