
Il dopo urne
Toscana, Tomasi: non mi arrendo. Contento di quello che ho fatto. Ora daremo battaglia a Giani in consiglio
Il candidato del centrodestra non si arrende. Promette un'opposizione ferma, a partire dal no al Reddito di cittadinanza: "Dalle sconfitte si costruiscono le vittorie". FdI raddoppia il consenso:, dal 13,5 del 2020 al 27% circa di oggi
Manca una manciata di sezioni nello spoglio della Toscana, ma i dati confermano che con quasi il 27 per cento Fratelli d’Italia sale al primo posto, affermandosi come primo partito del centrodestra, con la premier che ringrazia gli alleati «per la dedizione e la passione dimostrate in una sfida impegnativa». E con tutti a compulsare il pallottoliere per capire se sono cambiati gli equilibri interni anche se unita, la maggioranza arriva al 40%. Il partito di via della Scrofa sorride perché nella “roccaforte rossa” alle ultime regionali aveva il 13,5% e ora “raddoppia”.
Toscana, Tomasi: non mi arrendo, anzi…
Si conferma anche quanto anticipato dagli exit poll (il sondaggio elettorale effettuato all’uscita dei seggi) che attestano la ri-affermazione del governatore Giani (con il 53,98% delle preferenze). Detto questo, il candidato del centrodestra in Toscana, Alessandro Tomasi, ha mostrato grande correttezza istituzionale e assoluta determinazione per il futuro: ha subito telefonato al vincitore per gli auguri di rito, con Giani che ha riferito la promessa di voler lavorare «insieme nell’interesse dei cittadini toscani».
Di più. Nel comitato elettorale, Tomasi ha ribadito di non essere affatto scoraggiato: «Io non mi arrendo nella vita. Ho vinto e ho perso, ma adesso siamo dentro e vediamo. Ora inizia un’altra partita. Perché dalle sconfitte si costruiscono le vittorie». Un principio che il sindaco di Pistoia ha sottolineato rilanciando l’onore di essere stato il candidato del centrodestra: una sfida «bellissima» lanciata da una nuova generazione politica «che non ha dimestichezza con il potere in questa regione».
«Ho messo la faccia per la coalizione, senza piangere sul latte versato»
Tomasi , contestualmente, ha respinto qualsivoglia accusa. Ha ricordato di aver scelto la candidatura regionale, sapendo che «la mia storia politica vale molto di più del mio sedere». Oltre che del suo comodo mandato da sindaco che sarebbe terminato nel 2027. Pertanto, conferma di aver «messo la faccia per la coalizione, senza piangere sul latte versato…
Toscana, Tomasi annuncia: un’opposizione ferma
Non solo. Riguardo al voto nella sua Pistoia, dove Giani ha prevalso con un margine di due punti, Tomasi ha specificato che le elezioni regionali sono «completamente differenti dalle amministrative». Pertanto: il risultato non lo preoccupa. Infine, l’attenzione di Tomasi si è spostata sulla fase di opposizione, che intende essere ferma. Tanto che il candidato del centrodestra ha lanciato un chiaro monito al neoeletto presidente: «Se il primo atto (di Giani) dovesse essere il reddito di cittadinanza, faremo la guerra», annuncia. Del resto, con una nuova e giovane classe dirigente in Consiglio, Tomasi è pronto a impegnarsi: «Chi ci dà per sconfitti sbaglia. Perché adesso siamo dentro».
«Non ho niente da recriminare», tiene a sottolineare Tomasi. Che poi annuncia di lasciare la fascia tricolore di Pistoia per dedicarsi appieno al nuovo incarico di capo dell’opposizione nel neo Consiglio regionale toscano.