
Arrestati due fratelli
Strage nel Veronese durante uno sgombero: morti tre carabinieri, 13 feriti. Il cordoglio della premier
«Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari dell’Arma, Vigili del fuoco e Polizia, a seguito di una esplosione mentre era in corso un’operazione di sgombero nel Veronese». Lo scrive in un post social la premier Giorgia Meloni, esprimendo il profondo cordoglio e quello del governo «ai familiari delle vittime, insieme alla vicinanza commossa all’Arma, che ho espresso in una telefonata al Comandante generale, generale Salvatore Luongo».
Meloni: seguo gli sviluppi di questa drammatica vicenda
«Desidero rivolgere – prosegue Meloni – un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti appartenenti alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco, e ringraziare il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta – conclude la nota della premier – al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini».
Arrestati due fratelli, un terzo è in fuga
In merito all’esplosione avvenuta durante lo sgombero di un casolare nel Veronese un uomo e una donna di circa 60 anni, fratelli, sono stati fermati dalle forze dell’ordine, mentre un terzo familiare è tutt’ora ricercato nella zona. Anche la donna è rimasta ferita nell’esplosione, forse provocata proprio da lei.
Interrogato dai microfoni di Rainews24 il vicesindaco di Castel D’Azzano, Antonello Panuccio, ha spiegato che “Nel casolare abitavano tre fratelli. Sembra che avessero da tempo delle bombole depositate”. È probabile che il sottotetto fosse saturo di gas, e l’inchiesta dovrà chiarire se si sia trattato di una dinamica volontaria, volta a provocare l’incidente. “Il tutto è accaduto stanotte alle 3.15 circa”, ha aggiunto Panuccio. Da parte sua il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, su Uno Mattina, ha spiegato che a Castel D’Azzano era in corso un’operazione congiunta di polizia. “Al momento dell’accesso all’appartamento i testimoni raccontano di aver sentito odore di gas e qualche istante dopo c’è stata l’esplosione”, ha spiegato il ministro per il quale “è possibile che qualcuno dall’interno abbia attivato una bombola di gas creando i presupposti per la deflagrazione”.
Esplosione di Castel d’Azzano: in casa molotov e bombole del gas
La casa era satura di gas e l’esplosione è stata innescata all’apertura della porta d’ingresso che ha investito le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione. Lo si apprende da fonti vicine agli inquirenti. Lo sgombero era stato programmato da giorni dopo vari tentativi, di far sgomberare tre fratelli, sulla sessantina d’anni, dal fondo e che non era mai andato a buon fine dopo le minacce di farsi saltare in aria. Così sono stati fatti arrivare sul posto carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell’Uopi, specializzati in azione antiterrorismo considerato il pericolo dell’intervento
Già nel 2024 c’era stato un tentativo di sgombero nel casolare a Castel D’Azzano. Un anno fa uno dei tre fratelli si cosparse di benzina minacciando di darsi fuoco.