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Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo

Quando mancano le basi

Sinistra bocciata in economia, la battuta fulminante di Leo: «Forse confondono le imposte con le persiane»

Il viceministro respinge al mittente l'accusa di un aumento delle tasse in manovra, invita l'opposizione a studiare «i rudimenti della scienza economica» e ricorda che tutti gli indicatori promuovono le politiche del governo, dalla crescita record dell'occupazione alle certificazioni delle agenzie di rating

Politica - di Sveva Ferri - 25 Ottobre 2025 alle 13:41

«I nostri oppositori, forse, confondono le imposte con le persiane». Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha liquidato con una battuta le polemiche dell’opposizione sul presunto aumento delle tasse, le imposte appunto, in manovra. I numeri del resto sono lì, chiari, basta saperli leggere. In questa manovra come nelle precedenti e, più in generale, rispetto alle scelte di politica economica attuate dal governo fin dal suo insediamento. Leo ha ricordato in particolare i giudizi positivi delle agenzie di rating e l’occupazione in crescita. Un dato quest’ultimo rispetto al quale proprio oggi è arrivata l’ennesima certificazione: quella dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha confermato che in tre anni è stato creato un milione di posti di lavoro.

Maurizio Leo: a sinistra «non conoscono i rudimenti della scienza economica»

E, dunque, l’invito del viceministro all’opposizione è ad aprire i libri, poiché evidentemente «non conoscono i rudimenti della scienza economica». «Noi abbiamo abbassato le tasse ai ceti medio bassi. Ci dicono che non abbiamo aiutato il mondo del lavoro dipendente, ma in questa legge di bilancio abbiamo detto, nel momento in cui ci sono rinnovi contrattuali, l’aumento sarà soggetto a una tassazione flat del 5%», ha ricordato il viceministro, intervenendo all’evento per celebrare i tre anni di governo Meloni all’Hotel Parco dei Principi, a Roma.

Dalla crescita dell’occupazione alla promozione delle agenzie di rating: gli indicatori sono chiari

«Che ha fatto la sinistra fino ad ora? Continua a fare demagogia, a dire che loro hanno abbassato le tasse e noi le alziamo», ha sottolineato Leo, ricordando che «abbiamo un tasso di occupazione in crescita» e che la validità delle politiche economiche del governo è stata riconosciuta anche dalle agenzie di rating, che «ci hanno premiato, perché teniamo sotto controllo i conti pubblici e veniamo in contro al mondo produttivo». «Lo abbiamo fatto fin dalla prima legge di bilancio», ha rivendicato il viceministro, aggiungendo che «nel 2027 ci attendono altri 5 anni, non ci fermeremo qui, continuiamo su questa traiettoria ad abbassare le tasse, aiutare il mondo delle imprese».

Il Parlamento resta sovrano, «ma bisogna lasciare i saldi invariati»

Quanto agli aggiustamenti della manovra richiesti anche all’interno della coalizione, Leo si è detto certo che «poi si troverà la soluzione, sicuramente ci sarà sempre intesa tra le forze di maggioranza». Rispondendo poi su eventuali modifiche in Parlamento, Leo ha chiarito che pensa possano arrivare, ma «certamente bisogna lasciare invariati i saldi». Siamo «aperti alle soluzioni. Il governo – ha ricordato – fa degli interventi, ma le scelte definitiva sono del Parlamento».

Lollobrigida: «Le forze politiche possono presentare emendamenti, il passaggio parlamentare serve a questo»

Sulla stessa linea anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. «Il Parlamento è il luogo in cui si deve discutere, altrimenti che senso ha? La proposta è una proposta di governo, all’interno del Parlamento le forze politiche, anche di centrodestra, stanno raccogliendo istanze e potranno proporre anche emendamenti, perché una manovra si presenta e poi si può correggere, altrimenti il passaggio parlamentare non avrebbe senso», ha detto intervendo anche lui all’evento al Parco dei Principi e sottolineando che «è legittimo che ogni forza politica, anche nel centrodestra, possa dire la sua e proporre, ci mancherebbe altro, essendo anche partiti differenti, uniti nei valori e nei programmi, ma anche differenti in alcune ricette e declinazioni».

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di Sveva Ferri - 25 Ottobre 2025