
La sconfitta brucia
“Siamo un’accozzaglia”: in Calabria è un tutti contro tutti nel centrosinistra. Guerra aperta nel Pd dopo le Regionali
Stasi, Irto, Cristallo, Falcomatà: è scambio di accuse nella coalizione dopo la debacle elettorale di Pasquale Tridico
E’ tutto contro tutti all’interno del centrosinistra calabrese dopo la netta sconfitta di domenica e lunedì scorsi di Pasquale Tridico contro Roberto Occhiuto. Una resa dei conti all’interno del Partito democratico che coinvolge, però, anche altri esponenti.
Il sindaco Stasi: “Un’accozzaglia” e il Pd lo attacca
Ad aprire le danze è stato il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che era tra i papabili per la candidatura a presidente. “Come potevamo pensare di vincere con un’accozzaglia messa in piedi senza un progetto?”, ha detto il primo cittadino, suscitando le ira e la risposta del Pd.
Jasmine Cristallo, dirigente nazionale del Pd, gli ha risposto a muso duro, dicendo che, “nella sua città il centrodestra ha vinto e che non ha nessun titolo per parlare”. “Stasi non ha alcun titolo per fare il moralista”, ha aggiunto la dirigente del Partito Democratico. “Se questa era un’accozzaglia lo sarebbe stata anche se fosse stato candidato lui”, ha aggiunto Cristallo.
Irto: “Chi non si è impegnato dovrebbe tacere”
Il segretario regionale e senatore del Pd, Nicola Irto, ha rincarato la dose in un’intervista al Corriere della Calabria, invitando “chi non si è impegnato e non si è candidato a tacere”. La resa dei conti all’interno della coalizione coinvolge anche Avs.
Fratoianni pensa a cambiare i vertici
Avs non ha raggiunto nemmeno il quorum (il 4%) per entrare in Consiglio regionale. Una disfatta che dovrebbe preludere al cambio della segreteria regionale, attualmente occupata da Fernando Pignataro. L’effetto Lucano (anche se l’europarlamentare non si è potuto candidare) non c’è stato. Nel complesso il centrosinistra calabrese si è fatto trovare impreparato e ha mostrato le sue lacune. All’interno del Pd è scoppiata la guerra tra Irto e Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Reggio Calabria che dovrebbe essere stato eletto in Consiglio (il condizionale è d’obbligo perché sono in corso i riconteggi) e che ha di fatto accusato il segretario regionale del partito di averlo ostacolato.
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