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Sensazionale scoperta: un pianeta abitabile anche per gli umani. Ma è a diciotto anni luce di distanza…

Astronomia in festa

Sensazionale scoperta: un pianeta abitabile anche per gli umani. Ma è a diciotto anni luce di distanza…

Cultura - di Robert Perdicchi - 25 Ottobre 2025 alle 17:52

“È la nostra migliore opportunità per trovare vita oltre la Terra”, ha annunciato Suvrath Mahadevan, astronomo della Penn University. Un nuovo pianeta, definito la super-Terra, è stato scoperto dagli scienziati nella “zona Goldilocks”, a una distanza dalla sua stella che potrebbe permettere la presenza di acqua liquida e un’atmosfera. “J 251 c” non è ancora visibile ai telescopi: per ora lo conosciamo solo attraverso la luce della sua stella. Ma la prossima generazione di strumenti astronomici cambierà presto questa situazione. I futuri telescopi da 30 e 40 metri, come l’Extremely Large Telescope in costruzione in Cile, potrebbero essere in grado di analizzare la composizione dell’atmosfera del pianeta.

La scoperta del pianeta super-Terra, adatto agli umani

Un team internazionale di astronomi, guidato dalla Penn State University in collaborazione con altre istituzioni statunitensi ed europee, ha annunciato la scoperta di GJ 251 c, un pianeta di tipo roccioso situato a circa 18 anni luce dalla Terra nella costellazione della Lince. Si tratta di una Super-Terra circa quattro volte più massiccia del nostro pianeta, che orbita nella zona abitabile — la cosiddetta Goldilocks zone — attorno a una stella nana rossa.​

Definito “super-Terra” perché circa quattro volte più massivo del nostro pianeta, GJ 251 c potrebbe essere un mondo roccioso, non troppo grande da trattenere gas soffocanti, ma nemmeno troppo piccolo da perdere la propria atmosfera. È situato nella cosiddetta Goldilocks Zone – la fascia perfetta attorno alla stella dove non fa né troppo caldo né troppo freddo, proprio come nella favola dei tre orsi in cui tutto deve essere “giusto al punto giusto”.

Se su GJ 251 c esistesse un’atmosfera stabile, l’acqua potrebbe scorrere su superfici rocciose e modellare paesaggi alieni bagnati da un sole color rubino. “Cerchiamo pianeti come questo perché sono la nostra migliore speranza di trovare vita altrove”, spiega Suvrath Mahadevan, astronomo della Pennsylvania State University e coautore dello studio pubblicato su The Astronomical Journal.

La scoperta e gli strumenti utilizzati

La scoperta è stata resa possibile grazie a due spettrografi di altissima precisione: l’Habitable-Zone Planet Finder (HPF), installato sul telescopio Hobby-Eberly dell’osservatorio McDonald in Texas, e lo strumento NEID del Kitt Peak National Observatory in Arizona. Questi dispositivi hanno analizzato oltre vent’anni di dati, rilevando minuscole variazioni di luce nella stella GJ 251, dovute all’attrazione gravitazionale esercitata dai suoi pianeti. Tali “oscillazioni” o radial velocity shifts hanno permesso di identificare due corpi orbitanti: il già noto GJ 251 b e il nuovo GJ 251 c, con un periodo orbitale di circa 54 giorni terrestri.​

Caratteristiche del pianeta

GJ 251 c riceve dal proprio astro un quantitativo di energia paragonabile a quello che la Terra riceve dal Sole, suggerendo condizioni termiche compatibili con la presenza di acqua liquida sulla superficie, purché il pianeta possieda un’atmosfera adeguata.​
Essendo una Super-Terra, è verosimilmente roccioso, con una gravità di superficie superiore ma non estrema rispetto alla nostra. L’atmosfera — ancora da accertare — rappresenta l’elemento cruciale per determinarne l’effettiva abitabilità.​

Implicazioni scientifiche

Gli astronomi considerano GJ 251 c una delle scoperte più promettenti nella ricerca di vita oltre il Sistema solare. La sua prossimità — appena 18 anni luce, “cosmicamente un passo di casa” — consente di includerlo tra i target ideali per future osservazioni dirette con i telescopi di nuova generazione, come il Thirty Meter Telescope o il James Webb Space Telescope.​

Il professor Suvrath Mahadevan, coordinatore dello studio, ha dichiarato che pianeti come GJ 251 c rappresentano “la miglior opportunità per studiare mondi abitabili e cercare tracce di vita oltre la Terra”.​

Un passo verso nuovi mondi abitabili

Gli studiosi invitano comunque alla cautela: essere collocato nella zona abitabile non implica automaticamente che il pianeta sia “abitabile” in senso stretto. Tuttavia, GJ 251 c apre una finestra entusiasmante sulla possibilità di trovare pianeti simili alla Terra a distanze esplorabili con la tecnologia del prossimo futuro.​

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di Robert Perdicchi - 25 Ottobre 2025