
L'incontro con la stampa
Rialziamoci per tornare grandi, Cirielli: “La Campania può avere un futuro diverso, il ribaltone è possibile”
“Credo che la Campania possa avere un futuro diverso, possa avere di più. Dai leader nazionali è stato deciso che fossi io la persona che doveva prendere il guanto di questa sfida e l’ho fatto con grande senso di responsabilità e orgoglio, mettendo in discussione anche quello che si ha”. Così Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri, alla prima conferenza stampa da candidato del centrodestra alle regionali in Campania del prossimo 23 e 24 novembre. In sala, all’hotel Caracciolo, presenti tanti big dei partiti alleati. Per Fratelli d’Italia tantissime le presenze, tra le quali il senatore Sergio Rastrelli e Michele Schiano di Visconti.
“Rialziamoci per tornare grandi”, né nostalgico né presuntuoso
Lo slogan scelto è un manifesto programmatico “‘Rialziamoci per tornare grandi’. Un claim “né nostalgico, né presuntuoso”, ha spiegato l’esponente storico di Fratelli d’Italia che scommette nel ribaltone in Regione. “Sono sicuro che riusciremo a portare con chiarezza la nostra posizione agli elettori. Noi faremo un figurone e credo veramente che ci sia la possibilità di fare un ribaltone”, dice sottolineando che una sconfitta della sinistra avrebbe ricadute a livello nazionale: “Se il Pd e il campo largo dovessero perdere dove il Pd ha vinto da solo due volte, allora la Schlein dovrebbe dimettersi perché lei ha voluto campo largo”.
Dobbiamo misurarci su quello fatto in 10 anni dalla sinistra
“La campagna elettorale – ha detto Cirielli – sarà incentrata sulle persone e con i candidati. Avrò una grande interlocuzione anche con i corpi intermedi. Sulla sanità non partiamo da zero come dice Fico, ma da sottozero. Sulla terra dei fuochi, gli unici successi sono quelli del Governo Meloni, che ha stanziato fonti”, ha detto il viceministro degli Esteri sottolineando che “la casa del centrodestra creata da Silvio Berlusconi ha dei vantaggi straordinari. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno avuto esperienze comuni. Dall’altra parte, invece, c’è grande confusione. Noi replicheremo il modello Marche e Calabria, grande spazio alla società civile, tante novità, con esperienza di base popolare”.
Le larghe intese? Un teatrino di ricatti e polemiche
Le larghe intese avversarie? “Un teatrino dei ricatti e delle polemiche, anche se sapevamo che l’intesa sarebbe arrivata perché serviva per la salvaguardia del potere”. Poi un passaggio sull’astensionismo. “I dati sono preoccupanti e ci dobbiamo aspettare che circa il 50 per cento non vada a votare, è una sconfitta di tutti. Mi piacerebbe che gli elettori scontenti votassero per me, che magari dessero anche un voto disgiunto che credo ci sarà. Noi non possiamo rinunciare alla speranza”. Roberto Fico? “Persona garbata, educata e apprezzata”, dice il candidato governatore dell’avversario ricordando le parole non proprio gentili rivolte da Vincenzo De Luca all’ex presidente della Camera.
A Fico faccio un in bocca al lupo di cuore
“Non bisogna mai dimenticare che abbiamo a che fare con degli avversari, non con dei nemici. E l’idea di demonizzare le persone in una società divisa, piena di frustrazioni, di rancori, può provocare anche cose spiacevoli. Noi che abbiamo questa responsabilità di rappresentare centinaia di migliaia di persone abbiamo il dovere di comportarci con equilibrio, con moderazione e con prudenza. A Fico – ha detto Cirielli – faccio veramente un in bocca al lupo di cuore. Gli elettori decideranno chi dovrà governare la Campania”.
Ho chiesto io a Sangiuliano di candidarsi, è tentato
Sulla composizione delle liste Cirielli ha spiegato che nella lista del presidente “ci sono soggetti che vengono da liste civiche locali. “C’è qualcuno che ha deciso di abbandonare il centrosinistra”. Chiarimenti anche sulla candidatura di Gennaro Sangiuliano dato per capolista in Fratelli d’Italia. “Gli ho chiesto io di essere candidato. Lui è stato un grande ministro per la Cultura e la cultura in Campania. Lui si trova molto bene a Parigi, ma è molto tentato. Non so cosa deciderà ma deve muoversi”. Saranno della partita anche l’Udc e la Dc di Gianfranco Rotondi. Inoltre – ha aggiunto – si sta valutando la possibilità di un allargamento ad altre realtà territoriali, ma sul punto “stiamo lavorando”. Dimissioni? “Da quando sarò ufficialmente candidato, mi asterrò dalla firma degli atti. Io vincerò e sarò costretto a dimettermi da deputato e da viceministro”.