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Pro-Pal, Scurria: “Segre ha accolto la mia richiesta, convocherà la Commissione contro l’antisemitismo”

L'intervista

Pro-Pal, Scurria: “Segre ha accolto la mia richiesta, convocherà la Commissione contro l’antisemitismo”

Interviste - di Giovanna Ianniello - 9 Ottobre 2025 alle 13:24

Senatore Marco Scurria, dopo le manifestazioni delle ultime settimane e le dichiarazioni di importanti esponenti del cosiddetto mondo pro-Pal il gruppo di Fratelli d’Italia in Senato ha chiesto la convocazione della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, presieduta dalla senatrice Liliana Segre…

«Le manifestazioni pro-Palestina sono manifestazioni di solidarietà legittima a una causa che riguarda migliaia di persone. Tuttavia, non si può fare finta che in alcune di esse non siano emersi, purtroppo, slogan e comportamenti che oltrepassano il confine dell’espressione politica per sfociare in un odio viscerale nei confronti della comunità ebraica. Le immagini e i contenuti di alcune di queste manifestazioni, non sono solo inaccettabili, ma pericolosi, perché alimentano e legittimano la diffusione di pregiudizi antisemiti. Quando episodi come quello avvenuto in diretta su La7, dove una figura di enorme valore morale come Liliana Segre viene trattata con disprezzo, dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, è essenziale che il parlamento intervenga con tempestività e decisione. Come capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, ho chiesto la convocazione urgente della Commissione, presieduta dalla stessa Senatrice Segre, per garantire la condanna di questi atti e per promuovere azioni concrete che contrastino l’infiltrazione dell’odio nelle piazze e nei media. La figura della senatrice Segre, con la sua testimonianza diretta della Shoah e il suo impegno instancabile per la memoria storica, rappresenta il massimo esempio di resistenza contro la banalizzazione e la negazione della Shoah e dell’odio che da essa scaturisce».

Quanto è importante che del tema si occupi il Parlamento?

«Il parlamento deve affrontare con serietà la crescente diffusione di questi fenomeni preoccupanti, che rischiano di minare i principi fondamentali della nostra democrazia. Le piazze possono essere spazi di legittimo dissenso e protesta, ma mai strumenti per veicolare odio e intolleranza. Occorre quindi assumere una posizione ferma e inequivocabile, distinguendo tra dissenso politico legittimo e incitamento all’odio razziale o religioso. Le dichiarazioni, i comportamenti e gli slogan che incitano alla violenza o alla discriminazione non devono avere spazio nella nostra società, e il Parlamento ha il dovere di garantire che questo principio venga rispettato. Il Parlamento ha il compito di stabilire una linea chiara, la libertà di manifestare è sacrosanta, ma la difesa di un popolo e dei suoi diritti non può mai giustificare l’odio contro un altro popolo. Ogni forma di antisemitismo, anche quando travestita da protesta politica, deve essere condannata in modo netto e pubblico. Abbiamo il dovere di schierarci tutti in difesa della memoria storica, della verità e del rispetto reciproco, per garantire che la nostra democrazia non venga minata dall’odio e dalla divisione».

Avete già una data per la convocazione?

«La presidente, la senatrice Liliana Segre, ha accettato prontamente la mia richiesta di convocare la Commissione. Già la prossima settimana, probabilmente martedì, la Commissione si riunirà e sono fiducioso che, grazie al suo impegno e alla competenza di tutti i suoi membri riusciremo a fare un passo importante nella lotta contro l’odio, contribuendo al consolidamento di un futuro e di una società più giusta. In un momento storico in cui la prima fase dell’accordo di pace per il Medio Oriente sta finalmente prendendo forma, è fondamentale ribadire con forza che ogni forma di antisemitismo non può più essere tollerata».

Piantedosi ha diffuso i dati sull’antisemitismo e l’Italia rispetto ad altre nazioni europee è messa meglio ma i numeri crescono. Lei che cosa ne pensa?

«Non credo che la questione debba essere affrontata come una competizione tra Paesi. Se è vero che i dati possono farci notare delle differenze tra l’Italia e altre nazioni europee, dobbiamo essere molto chiari su un punto: ogni singolo episodio di antisemitismo è inaccettabile. Nessun numero, per quanto “relativamente basso”, può giustificare la tolleranza di atti di odio. La storia, sia italiana che europea, ci ha insegnato fin troppo bene cosa hanno causato questi atteggiamenti e la portata devastante che hanno avuto.

La nostra priorità deve essere quella di azzerare completamente tali fenomeni, impegnandoci con determinazione a garantire che non si ripetano mai più. Dobbiamo lavorare e lottare insieme, senza mai abbassare la guardia, affinché la memoria storica non venga mai dimenticata e che le nuove generazioni crescano in un clima di rispetto e di pace».

Il figlio della senatrice a vita Segre è dovuto intervenire a sua difesa per parole dette da Francesca Albanese. lei che ne pensa?

«Il fatto che sia dovuto intervenire Luciano Belli Paci, figlio della senatrice a vita Liliana Segre, per difendere la madre dalle parole offensive di Francesca Albanese, dimostra quanto sia stato superato ogni limite. Non è più accettabile che una figura come Liliana Segre, sopravvissuta alla deportazione e simbolo della memoria della Shoah, venga trattata con tanto disprezzo, tanto più da chi ricopre un incarico internazionale e dovrebbe rappresentare equilibrio, rispetto e consapevolezza storica.

In un Paese civile, memoria e rispetto non sono opinioni, e non possono mai essere messi in discussione, soprattutto quando si tratta di chi ha vissuto sulla propria pelle l’orrore dell’Olocausto».

La segretaria del Pd Schlein e il leader del M5s Conte non hanno commentato. Secondo lei dovrebbero prendere le distanze?

«A fronte di questi gravi episodi, è legittimo chiedersi quando  Schlein e Conte, decideranno di prendere una posizione chiara e netta. Perché quello che emerge con sempre maggiore evidenza è una doppia morale inaccettabile: le condanne arrivano solo quando certi episodi possono essere attribuiti alla destra, mentre calano il silenzio o fioccano le giustificazioni quando la violenza o l’odio arrivano da ambienti vicini alla sinistra. Penso che Francesca Albanese stia diventando ingombrante anche per il Partito democratico. La relatrice ONU è arrivata al punto di attaccare il sindaco di Reggio Emilia, colpevole, secondo lei, di aver semplicemente chiesto il rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas. Non stupisce, allora, che proprio ieri a Firenze sia saltata la proposta di conferirle la cittadinanza onoraria del capoluogo toscano. Un segnale politico chiaro, che dimostra come anche dentro certe istituzioni si inizi a comprendere quanto le sue posizioni siano divisive, ideologiche e inaccettabili».

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di Giovanna Ianniello - 9 Ottobre 2025