
Posta la prima pietra del nuovo stadio di Venezia. Abodi: tra tradizione e visione, qui c’è il futuro. Un modello da seguire
Si è svolta questa mattina la cerimonia della posa della prima pietra del nuovo stadio del Bosco dello Sport, a Mestre. Un momento solennizzato alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi; del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro; dell’assessore regionale Federico Caner, insieme a diversi rappresentanti della società civile e militare. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha inviato un videomessaggio di saluto.
Il Bosco dello Sport si sviluppa su un’area di 116 ettari, a Tessera, e ospiterà un impianto con una capienza di 18.500 posti, progettato e omologato per accogliere partite di calcio di Serie A, incontri di rugby e grandi eventi dal vivo, come concerti (per una capienza di circa 24.400 spettatori) e manifestazioni internazionali. L’avvio dei lavori, avvenuto oggi, segna l’inizio di un percorso che durerà circa 20 mesi. E che porterà alla realizzazione e inaugurazione del nuovo impianto nella primavera del 2027.
Le forme dell’edificio – si legge in una nota – traggono ispirazione dal paesaggio circostante. I tratti curvilinei seguono l’andamento dell’intero masterplan, dialogando con i volumi della vicina arena e del centro sportivo. Anche il profilo perimetrale dello stadio segue le linee organiche del contesto: la sua struttura elegante ed essenziale si colloca idealmente all’interno del Bosco dello Sport come padiglione in un giardino. La forma sinuosa degli spalti richiama il fluire delle onde della laguna e simboleggia l’anello consacrato che veniva e viene lanciato nelle acque della laguna durante lo Sposalizio del Mare.
«Il cantiere che inauguriamo oggi rappresenta al meglio lo spirito dell’articolo 33 della nostra Costituzione – ha esordito allora il ministro Abodi –. Un esempio concreto di sviluppo urbano e umano, un vero intervento di rigenerazione. Questo progetto è un modello da seguire per tutta l’Italia, perché è riuscito a coniugare sport, socialità e sostenibilità ambientale. Qui c’è il futuro», ha quindi proseguito il ministro.
Per vedere realizzati i 18500 posti dello stadio che sorgerà su un’area di 116 ettari ci vorranno «due anni e mezzo», ha spiegato poi il sindaco di Venezia Brugnaro. Che in calce ha anche aggiunto: «Abbiamo un piano di lavori molto stringente. E con tempi precisi».
«La posa della prima pietra del nuovo stadio del Venezia rappresenta un passo fondamentale non solo per il Club lagunare, ma per tutto il calcio italiano», sono state invece le parole dell’Amministratore Delegato della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo. «Ogni nuovo impianto è un investimento sul futuro, sulla qualità dell’esperienza dei tifosi e sulla competitività del nostro sistema in generale. Il progetto di Venezia, in una città unica al mondo, coniuga tradizione e visione. Ed è un esempio virtuoso di collaborazione tra Comune di Venezia, Società di calcio e territorio da prendere come modello».
(Italpress)