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Conte sulle elezioni regionali in Toscana

Vorrei ma non posso

Per Conte il 4% in Toscana è un trionfo. La vera vittoria schiacciante? Quella dell’astensione. Ma non ditelo a Giuseppi

Il M5S ha contribuito all'affermazione del centrosinistra in Toscana con il 4% e rotti, eppure il suo leader celebra ugualmente la performance elettorale con affermazioni su "vittoria netta" e "bontà del progetto politico", rivolgendo però immancabilmente l'attenzione al vero vincitore: l'alto tasso di astensione

Politica - di Chiara Volpi - 13 Ottobre 2025 alle 20:11

La politica è l’arte dell’interpretazione, e nessuno lo sa meglio di Giuseppe Conte. Dal pulpito del 4 e rotti (eravamo al 4,32% poco fa) registrato in Toscana, il leader del Movimento 5 Stelle non ha esitato a dichiarare una «vittoria diretta e schiacciante» per la coalizione progressista, sentendosi co-autore di un trionfo che poggia in realtà sulle spalle di altri. Un risultato talmente “netto” che, a vederlo bene, sembra quasi non essere lì.

Conte e la vittoria di Pirro del M5s in Toscana

Il candidato presidente per il centrosinistra ha vinto, forte di un affluenza al 47,73%, che incamera il dato più basso di sempre, in calo del 14,47% rispetto al 2020. Ma la prospettiva di Conte è encomiabile: festeggiare la vittoria di un alleato al quale si è contribuito con una fetta quasi simbolica della torta, non è da tutti. Il 4% e rotti è, di fatto, il contributo del M5S alla riconferma di Giani. Un numero così esiguo da far pensare a una vera e propria “vittoria di Pirro” (per il Movimento). Eppure, Conte insiste sulla «bontà di un progetto politico al quale – asserisce il leader pentastellato – noi abbiamo per la prima volta contribuito».

Toscana, Conte: «Per noi che venivamo da una opposizione alla giunta Giani è stato difficile»

Anche di più: «Salutiamo la vittoria diretta e schiacciante in Toscana – ha brindato l’avvocato di Volturara Appula –. È un importante segnale che vale a ribadire la bontà di un progetto politico al quale noi abbiamo per la prima volta contribuito». Già, perché il leader a 5S non nega le difficoltà, anzi, le rivendica: «Per noi è stato un processo faticoso, molto elaborato, perché chiaramente venivamo da una opposizione alla giunta Giani. Quindi è stato difficile».

E ancora. «Abbiamo dato un contributo in un percorso per noi difficile. Siamo lieti di aver quindi contribuito a questa vittoria. Per noi è stato un percorso sofferto», ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte commentando il voto. «Veniamo da un’opposizione chiara, forte e sincera al presidente uscente e alla giunta uscente del presidente Giani, quindi è chiaro che per noi è stato complicato poter partecipare a questa coalizione».

Conte: «L’aumento dell’astensione è un dramma per la democrazia»

Tanto da ammettere che l’elettorato non sia esattamente corso ad abbracciare questa conversione sulla via della Regione. Onesto, dunque: eppure la retorica sulla «grande sincerità» e sul «dibattito democratico» interno rischiano di suonare come un preambolo “eccessivo” per un risultato di singola cifra.

Peraltro, se il 4% e spiccioli non è un “dramma”, l’aumento dell’astensione lo è: eccome. Conte, non a caso, ha giustamente sottolineato che il mancato voto è un «dramma per la nostra democrazia». Un’osservazione condivisibile, anche se pronunciata all’ombra di un risultato che sembra riflettere più un elettorato confuso o disinteressato al nuovo corso M5S, che una «conferma» politica. Come a dire che, la vera vittoria schiacciante, in Toscana, non è stata quella di Giani o di Conte. Ma quella del disinteresse.

Rivisitazione Conte: vinto con il 4%, il M5S celebra la “vittoria netta” e incolpa l’astensione

Tanto che conte aggiunge in calce alle sue dichiarazioni: «Il risultato, al di là della soglia di soddisfazione più o meno raggiunta, è importante rispetto a un processo, una prospettiva in cui il Movimento 5 Stelle, pur con difficoltà, ha partecipato e ha contribuito a definire nuovi obiettivi strategici rispetto alla giunta precedente». E contento lui…

Allora, nonostante le difficoltà, Conte si assume la responsabilità di aver governato i «processi politici» interni. Il risultato, al di là della «soglia di soddisfazione più o meno raggiunta» è, a suo dire, «importante rispetto a un processo, una prospettiva». Resta il dubbio che la «prospettiva» del M5S in Toscana sia, al momento, estremamente ridotta. Ma al netto di tutto: sicuramente ben festeggiata.

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di Chiara Volpi - 13 Ottobre 2025