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Nuova flotilla, stesso copione

Ci risiamo

Nuova Flotilla, stesso copione: Israele la ferma, la sinistra attacca il governo, i collettivi chiamano la piazza. Un po’ ritrito, no?

Tra i fermati, una decina di italiani. Tajani ha già attivato tutti i canali diplomatici, ma i parlamentari naviganti italiani e gli antagonisti rilanciano la "lotta dura senza paura"

Politica - di Sveva Ferri - 8 Ottobre 2025 alle 10:26

Una decina di italiani sono stati fermati da Israele nell’ambito dell’operazione che ha portato al blocco di nove imbarcazioni nuova Flotilla, che è andata avanti incurante sia del precedente sia del fatto che sono in corso trattative cruciali sul Piano Usa per Gaza. Il governo si è già attivato per l’assistenza consolare e con la richiesta a Israele di garantire tutti i diritti, ma a sinistra è scattato nuovamente il tam tam contro il «rapimento». Un comportamento buono per drammatizzare gli eventi e fomentare ulteriormente le piazze convocate già ieri a supporto della nuova spedizione, che si connota come l’ennesimo pretesto per creare ulteriori tensioni e problemi in un clima che non ne ha davvero bisogno.

Tajani attiva i canali diplomatici a tutela degli italiani a bordo della nuova Flotilla

«L’Ambasciata e il Consolato d’Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall’alba il blocco della nuova flotilla da parte della marina israeliana: sono una decina gli italiani fermati», ha scritto sul suo profilo X il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani. «A loro verrà prestata tutta l’assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell’espulsione», ha aggiunto il capo della diplomazia italiana, sottolineando che è «al lavoro anche l’Unità di crisi della Farnesina».

Il fermo di Israele e un copione già visto

Le forze israeliane hanno intercettato la nuova Flotilla poco prima dell’alba, a circa 120 miglia nautiche dalle coste della Striscia di Gaza. Fermate tutte le barche della spedizione: la nave ammiraglia della Freedom Flotilla Coalition (Ffc), Conscience, e le altre otto imbarcazioni della Thousand Madleens to Gaza (Tmtg) che erano salpate a fine settembre alla volta dell’enclave palestinese con a bordo oltre 150 persone, tra medici, infermieri, giornalisti e attivisti, e aiuti medici a alimentari per un valore di oltre 110mila dollari. «Questo sequestro viola palesemente il diritto internazionale e gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia che chiedono un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza», ha sostenuto David Heap, del Comitato direttivo della Freedom Flotilla Coalition, parlando di «detenzione arbitraria, illegale e che deve cessare immediatamente».

Stesso tenore da parte del portavoce della delegazione italiana della Freedom Flotilla, Michele Borgia, che intervistato dall’agenzia di stampa Adnkronos ha parlato di «azione piratesca», lamentando che le persone a bordo «non hanno avuto il tempo di accorgersene. (I soldati israeliani, ndr) sono arrivati nella notte, con le luci spente per abbordarli». «Le persone a bordo – ha aggiunto – si sono rese conto di cosa stesse accadendo solo quando sono arrivati gli elicotteri perché, essendo una nave, i militari sono scesi anche dall’alto con i cavi». Non è chiaro se avrebbero preferito nuovamente la musica degli Abba sparata a tutto volume, come avvenuto durante un attacco alla precedente Flotilla.

I parlamentari naviganti di Pd e M5S subito all’attacco del governo

A protestare vibratamente per l’accaduto, però, non ci sono solo i dirigenti della Flotilla, ma anche i parlamentari che si erano imbarcati sulla Sumud. «Dopo meno di una settimana si ripete lo stesso copione che abbiamo vissuto noi direttamente», ha detto il deputato Pd Arturo Scotto, recriminando sul fatto che «ancora una volta i governi non hanno mosso un dito per far aprire quel corridoio umanitario via mare chiuso dal 2007» e  chiedendo «l’immediato rilascio di tutti gli attivisti, a partire da quelli italiani a bordo». Ancora una volta però i dem si sono fatti scavalcare a sinistra dal M5S: il senatore pentastellato, Marco Croatti, anche lui tra i parlamentari italiani che si erano imbarcati, ha parlato di «rapimento» da parte di Israele, ha sostenuto che «il nostro governo ha deciso di ignorare totalmente questa spedizione» e ha chiamato alle proteste: «Ci vediamo in piazza».

Il pentastellato Croatti chiama le proteste di piazza, incurante della compagnia

Al fianco di chi? Manifestazioni per oggi sono state rilanciate dai canali social di Freedom Flotilla Coalition, Movimento Studenti Palestinesi in Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese e Giovani Palestinesi Italia, vale a dire la sigla che ha convocato la manifestazione di ieri a Bologna inneggiante al 7 ottobre e Hamas, sfociata in violenti scontri con la polizia.

Presidi e manifestazioni sono previsti a Roma, Napoli, Genova, Ferrara, Taranto, Salerno, Varese, Reggio Emilia, Modena, Parma, Bologna e Gorizia. Insomma, si preannuncia un’altra giornata di passione per gli italiani.

 

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di Sveva Ferri - 8 Ottobre 2025