
I conti non tornano
Numeri e prospettive che indignano, Turetta libero a 48 anni anche senza appello. E tra 9 potrà già uscire coi permessi
L'omicida reo-confesso di Giulia Cecchettin, oggi 23enne, dopo aver scontato 26 anni di detenzione (e puntando sulla buona condotta) potrà ottenere a determinate condizioni la liberazione condizionale
Il destino giudiziario di Filippo Turetta e le scadenze dell’ergastolo “ordinario” continuano a generare profondo sconcerto nell’opinione pubblica. Nonostante la condanna al massimo della pena al termine del processo di primo grado, i meccanismi di legge lasciano aperta una prospettiva inquietante: l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin e omicida reo confesso, oggi ventitreenne, potrebbe beneficiare dei primi permessi premio già tra soli dieci anni, e in base alla normativa vigente, potrebbe ritornare a essere un uomo libero, con la liberazione condizionale, all’età di 48 anni (se non prima).
Una prospettiva che, alla luce della gravità e della brutalità del delitto commesso, fa indignare chi crede e vorrebbe vedere applicata – specie in certi casi – la certezza della pena. Ma procediamo con ordine.
Turetta rinuncia all’appello: ma in tutti casi sarà libero a 48 anni (oggi ne ha 23)
Al clamoroso annuncio della rinuncia all’appello da parte di Filippo Turetta, con la motivazione addotta di un «sincero pentimento» messo nero su bianco in una lettera, ora la parola passa alla Procura generale di Venezia, chiamata a decidere se impugnare la sentenza di primo grado, nonostante la rinuncia al ricorso al secondo grado di giudizio da parte dell’imputato.
Il nodo delle aggravanti
La Procura generale, guidata da Federico Prato e Pasquale Mazzei, sta valutando se insistere per il riconoscimento delle aggravanti di crudeltà e stalking, che erano state escluse in primo grado. Un nodo, va detto, che i legali della famiglia di Giulia Cecchettin spingono perché venga sciolto, ossia affinché il processo d’appello venga comunque celebrato. La loro motivazione, più che sul tempo di detenzione, si concentra infatti sull’enorme valore simbolico che il riconoscimento di tali aggravanti avrebbe in un contesto di forte dibattito pubblico sulla violenza contro le donne.
E il simbolismo del processo a prescindere dalla durata della pena
Anche perché, è bene specificare che, essendo l’ergastolo già la pena massima, il riconoscimento delle aggravanti non comporterebbe per l’imputato un aumento degli anni da trascorrere in carcere. L’unica sanzione aggiuntiva che la Corte d’Assise d’Appello potrebbe infliggere sarebbe l’isolamento diurno…
Già tra 9 anni Turetta potrà chiedere i permessi premio e uscire dal carcere
Così, a questo punto la domanda da porsi diventa: quando potrà uscire Turetta? Il giovane, condannato in primo grado per il brutale omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, e che oggi ha 23 anni, potrà chiedere i primi permessi premio dopo avere scontato almeno dieci anni di pena: ossia, dopo aver compiuto i 32 anni. E va specificato che sono permessi a cui hanno diritto coloro che hanno avuto una buona condotta in carcere e che non sono ritenuti pericolosi.
Insomma, come spiegano Il Gazzettino e il Tgcom24 tra gli altri, è bene ricordarlo, se è vero che sono concessioni che servono ai detenuti per stare con i parenti in alcune festività o in altre occasioni, è vero anche che i permessi premio sono benefici non automatici concessi per permettere il graduale reinserimento nella società e per poter avere contatti con il mondo esterno.
La libertà condizionale
Non solo. Secondo quanto ricostruisce Il Gazzettino, Turetta potrà chiedere e ottenere la liberazione condizionale (cioè la parte finale in libertà vigilata fuori dal carcere) soltanto dopo aver scontato 26 anni di detenzione. Vale a dire quando il 23enne oggi in cella avrà 48 anni.
La condizione della buona condotta
E ancora. Il nostro ordinamento prevedere anche un anticipo dopo 21 anni di pena scontata – questo grazie alla liberazione anticipata – ma sempre che il detenuto abbia mantenuto una buona condotta durante la detenzione. Riassumiamo allora di seguito, schematicamente, calcoli e prospettive che si profilano all’orizzonte per Turetta (con buona pace di chi tra l’opinione pubblica, e sono moltissimi, chiedono di fronte a condanne esemplari, la certezza della pena.
Ecco le tappe previste per l’accesso ai benefici
Permessi Premio (dopo 10 anni): i primi benefici che Turetta potrà richiedere saranno i permessi premio, utili per mantenere i contatti con il mondo esterno e trascorrere momenti con i parenti. Potranno essere richiesti dopo aver scontato un minimo di 10 anni di detenzione, ovvero all’età di 32 anni.