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“Norma Cossetto una fascista”: ira social sulla consigliera Avs Francesca Ghio. E lei presenta mille querele

Accade a Genova

“Norma Cossetto una fascista”: ira social sulla consigliera Avs Francesca Ghio. E lei presenta mille querele

Politica - di Luigi Albano - 11 Ottobre 2025 alle 13:01

Ricordate Francesca Ghio, consigliera comunale Avs a Genova che prima commosse l’Italia denunciando uno stupro subito a 12 anni e poi spiazzò negativamente l’Italia rispondendo male alla telefonata di solidarietà di Giorgia Meloni? In queste ore è tornata alla ribalta delle cronache: ha annunciato infatti di avere preparato oltre mille querele (cifra record nella storia giudiziaria italiana) contro gli utenti di una pagina social di Fratelli d’Italia che hanno commentato il suo intervento in consiglio comunale su Norma Cossetto.

All’ordine del giorno la richiesta del centrodestra di ripristinare una targa per la giovane stuprata, uccisa e infoibata a 23 anni dai partigiani titini, Una targa che era stata divelta da un collettivo “antifascista”. Nel suo intervento in aula, Ghio aveva voluto ricordare, «per verità storica, che Norma Cossetto era iscritta al partito fascista». Un intervento che aveva scatenato le proteste del centrodestra, che ha abbandonato l’aula in segno di dissenso.

Chi è Francesca Ghio, già protagonista delle cronache

La protesta è proseguita anche sui social, con commenti ferocissimi contro l’esponente del partito di Bonelli e Fratoianni, che in queste ore ha annunciato l’intenzione di presentare un numero record di querele: oltre mille, pari a quelle dei commenti social che l’hanno attaccata in maniera veemente.

La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in consiglio comunale a Genova, Francesca Ghio, ha annunciato, insieme ai legali Michele Ispodamia e Gaia Zecchi, che presenterà denuncia contro gli autori dei numerosi messaggi di odio ricevuti sui social dopo il suo intervento in aula sul caso Norma Cossetto.

«Le sue parole sono state travisate – sostiene l’avvocato Ispodamia riferendosi all’intervento della consigliera in consiglio comunale –. Ghio non ha mai giustificato la violenza subita da Norma Cossetto perché fascista, ha solo espresso pietas e contestato il danneggiamento della targa». La consigliera ha dichiarato di aver ricevuto migliaia di insulti e minacce sia pubbliche che private Facebook e Instagram, molti dei quali comparsi dopo la condivisione, da parte della pagina nazionale di Fratelli d’Italia, di un articolo della Verità.

Mille querele, neanche una parola di scuse per Norma Cossetto

Tra i commenti, anche frasi come «le zecche capiscono solo la violenza» e «spero faccia la stessa fine». «Abbiamo consegnato centinaia di screenshot alla Digos – ha aggiunto Ispodamia -. Presenteremo denuncia per diffamazione aggravata, minacce e istigazione a delinquere». Ghio ha poi parlato della presunta aggressione verbale, a margine del consiglio comunale, subita dai consiglieri Mauro Avvenente, Lorenzo Pellerano e Vincenzo Falcone: «Sono stata aggredita verbalmente, stiamo valutando se querelare».

La consigliera ha denunciato anche atteggiamenti sessisti: «Falcone mimava l’allattamento per deridermi, ricordandomi di quando avevo allattato in aula». «Non mi aspettavo una reazione così violenta – ha concluso -. Da donna, le mie parole vengono spesso accolte con più ostilità. Ma continuerò a fare politica e a rispondere con cultura, non con odio».

Che cosa ha detto Francesca Ghio in consiglio comunale

Dopo l’esposizione dell’ordine del giorno ha preso parola la consigliera di Avs Francesca Ghio che ha ricordato «per verità storica, che Norma Cossetto era iscritta al partito fascista».

La frase ha scatenato l’indignazione dei consiglieri di centrodestra. Gli stessi hanno gridato all’espulsione dell’esponente rossoverde e hanno abbandonato l’aula. «O se ne va lei o ce ne andiamo noi», ha detto la capogruppo di Noi Moderati Ilaria Cavo.

Il presidente del consiglio Claudio Villa, nel tentativo di ricomporre la situazione, ha sospeso la seduta e convocato una capigruppo alla quale, però, la minoranza non ha partecipato. «Quello che ha detto Ghio è di una gravità inaudita», il commento del capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi. «Non accettiamo che si riscriva la storia», ha dichiarato la capogruppo della Lega Paola Bordilli. La seduta è poi ripresa con la sola minoranza in aula.

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di Luigi Albano - 11 Ottobre 2025