
L'intervista
Nesci: «La Calabria premia il buongoverno di centrodestra. Il sì all’immunità della Salis? Una vergogna che legittima la violenza»
L'eurodeputato di FdI-Ecr analizza il voto e ricorda l'impegno, anche in Europa, per lo sviluppo del Sud: «I cittadini hanno riconosciuto la serietà e la concretezza del nostro modo di fare politica: per mettere a frutto i fondi europei servono capacità di spesa e progettualità»
Onorevole Denis Nesci, il centrodestra vince in Calabria e Occhiuto si conferma governatore. Secondo lei cosa racconta questo risultato così netto?
È una conferma della fiducia che i calabresi ripongono nel governo di Giorgia Meloni e nel nostro modo di fare politica: concreto, vicino ai territori e lontano dalle promesse vuote. La Calabria sta dimostrando che il buongoverno, fondato su serietà e identità, viene riconosciuto e premiato dai cittadini.
Lei è coordinatore per il gruppo Ecr in Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo. L’Ue ha annunciato nuove misure per il Sud: cosa può significare questo per la Calabria?
Ogni investimento europeo è importante, ma serve una gestione seria e responsabile. Il nostro impegno è far sì che i fondi arrivino davvero alle imprese, ai giovani e alle infrastrutture, non dispersi nella burocrazia. Fratelli d’Italia sta lavorando perché l’Europa sostenga la crescita reale del Mezzogiorno, non assistenzialismo o sprechi. In questo senso, la revisione di medio termine della politica di coesione europea rappresenta un’occasione fondamentale: può correggere le distorsioni del passato e rendere gli strumenti europei più efficaci e mirati per far crescere davvero il Sud e la Calabria, premiando i territori che dimostrano capacità di spesa e progettualità concreta. Sarà inoltre decisiva la programmazione del prossimo quadro finanziario pluriennale 2028-2034, che dovrà essere costruita con visione e spirito di squadra tra istituzioni, regioni e territori, per mettere le basi di uno sviluppo duraturo e competitivo per la Calabria e tutto il Mezzogiorno.
Come giudica il voto favorevole del parlamento europeo alla richiesta di immunità per ilaria Salis?
Il caso Salis era una questione prettamente giuridica, ovvero che non venisse concessa l’immunità per fatti antecedenti alla sua elezione. Mentre è stato applicato un principio politico, secondo cui se fai parte di un partito amico della maggioranza parlamentare allora sei salvo, hai la facoltà di sottrarti al processo. L’unico fatto che viene legittimato oggi è la violenza. È una vergogna assoluta che il Parlamento europeo, la Casa dei popoli europei, oggi giustifichi crimini politici. Mentre invece dovrebbe tutelare i cittadini da gesti violenti.