CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Meloni ricorda il “cambio di paradigma” che ha consentito al Sud di diventare la “locomotiva d’Italia”

"Una scelta di campo"

Meloni: «Al Sud abbiamo cambiato paradigma: senza assistenzialismo è diventato la locomotiva d’Italia»

La premier al Forum del Mattino dedicato al ruolo dell'Italia e del Mediterraneo nel contesto geopolitico europeo e internazionale: «Abbiamo promosso una nuova visione fondata sugli investimenti, sulla formazione del capitale umano, sull'innovazione e sul merito»

Politica - di Agnese Russo - 23 Ottobre 2025 alle 13:50

«Quando tre anni fa ci siamo insediati alla guida della Nazione abbiamo fatto una scelta di campo: credere e investire nel protagonismo e nell’orgoglio del Sud, dando alle sue imprese e ai suoi lavoratori la concreta possibilità di misurarsi ad armi pari con il resto d’Italia». Giorgia Meloni lo ha ribadito nel messaggio inviato al Forum “Cambio di paradigma”, organizzato a Napoli da Il Mattino dedicato al ruolo dell’Italia e del Mediterraneo nel contesto geopolitico europeo e internazionale.

Meloni ricorda il «cambio di paradigma» che ha reso il Sud la «locomotiva d’Italia»

Meloni ha ringraziato gli organizzatori che con le analisi tecniche hanno riconosciuto «quel cambio di paradigma che il Governo ha contribuito ad imprimere a livello nazionale e che ha permesso in particolare al Sud di non essere più fanalino di coda ma la locomotiva della Nazione». Dietro i dati e gli indicatori che stanno certificando l’efficacia dell’azione di governo c’è, infatti, una precisa strategia, ricordata dalla premier: «Abbiamo detto basta alle disastrose politiche assistenzialiste che avevamo ereditato dal passato e abbiamo promosso una nuova visione fondata sugli investimenti, sulla formazione del capitale umano, sull’innovazione e sul merito».

Dalla Zes Unica agli Accordi di coesione: strumenti nuovi per lo sviluppo

Meloni quindi ha ricordato alcune delle misure con cui questa strategia si è fatta azione concreta, dalla Zes Unica, «che ha generato un giro d’affari complessivo di quasi 27 miliardi di euro e ha rilanciato l’attrattività di questi territori sui mercati dei capitali e degli investitori», al credito d’imposta confermato anche nella nuova manovra, con uno stanziamento di «oltre 2,3 miliardi di euro nel 2026 e assicurando la continuità della misura nell’arco di un triennio». E, ancora, la riorganizzazione del Fondo di Sviluppo e Coesione, «che è destinato per l’80% alle Regioni del Mezzogiorno» e la costruzione di «uno strumento altrettanto efficace, ovvero gli Accordi di coesione», che «finanziano progetti strategici», «prevedono meccanismi precisi per superare possibili inadempienze con poteri sostitutivi», in un anno sono stati sottoscritti con tutte le Regioni e le Province autonome e «hanno attivato oltre 45 miliardi di euro di investimenti». «Siamo passati così dai programmi vuoti del passato a interventi puntuali e strutturali per le imprese, le infrastrutture e i servizi per i cittadini», ha rivendicato la presidente del Consiglio.

Imprese e lavoratori finalmente in condizione di esprimere il loro dinamismo

Grazie «agli investimenti nelle infrastrutture, alla spinta del Pnrr e scelte che abbiamo messo in campo per sostenere l’occupazione, com’è ad esempio Decontribuzione Sud, ma soprattutto grazie al dinamismo delle imprese e dei lavoratori del Mezzogiorno, il Pil e l’occupazione del Sud sono cresciuti più della media nazionale», ha quindi sottolineato Meloni, ricordando che «nel secondo trimestre 2025 il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nel Sud ha superato per la prima volta il 50%, raggiungendo il dato più alto dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004».

La premier: «Un quadro molto incoraggiante, ma è un punto di partenza, non di arrivo»

Si tratta di «un quadro molto incoraggiante, che non consideriamo un punto di arrivo, ma un punto di partenza», ha chiarito Meloni, avvertendo che «dobbiamo andare avanti, con grande costanza e determinazione, per non disperdere il valore aggiunto che abbiamo creato in questi anni e raccogliere i frutti dei semi che abbiamo piantato. Perché il nostro obiettivo – ha concluso Meloni – è quello di costruire un’Italia ancor più forte e autorevole nel mondo e mettere il Sud nelle condizioni migliori per essere motore di sviluppo euromediterraneo, all’altezza delle sue grandi possibilità e della sua gloriosa storia».

 

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Agnese Russo - 23 Ottobre 2025