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Mantovano: “Il vero cambio culturale è convincersi che ogni droga fa male”. Il governo raddoppia le risorse sulla prevenzione

Convegno al Senato

Mantovano: “Il vero cambio culturale è convincersi che ogni droga fa male”. Il governo raddoppia le risorse sulla prevenzione

Politica - di Eva De Alessandri - 20 Ottobre 2025 alle 18:20

“Abbiamo più risorse: da un anno all’altro nel 2025 sono raddoppiate, in programmi di prevenzione, di recupero, nell’assunzione del personale. Ma la cosa più importante di tutte, quella che davvero può segnare il passo e apportare un cambio culturale è convincersi che la droga fa male, ogni droga fa male”.
Lo ha detto Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, a margine del convegno a Palazzo Madama dal titolo ”Liberi dalle droghe, liberi dalle paure”.

L’esponente del governo Meloni ha spiegato che “Il problema non è come assumi una sostanza, come purtroppo ritiene qualche municipio sul territorio italiano, che si occupa di modalità e di distribuzione di siringhe sterili o materiale asettico. Il problema è che la assumi e per quale ragione lo fai. La distinzione tra droghe leggere e pesanti, ammesso che in passato avesse una logica, oggi non ha nessuna base scientifica. Perché quando il principio attivo nei derivati della cannabis passa dalla media di 1,5-2% di 40-30 anni fa alla media attuale che sfiora il 30%, significa che è 20-30 volte più potente. Come si fa a ritenere che uno spinello con un 30% di principio attivo sia pari a una sigaretta? Se è assunto in età adolescenziale rischia, per i cambiamenti propri di quell’età, di avere delle conseguenze che sono irreparabili”.

Conferenza nazionale sulle dipendenze del 7 e 8 novembre a Roma

Nel corso del suo intervento il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha anche annunciato che ”La conferenza nazionale sulle dipendenze del 7 e 8 novembre a Roma sta conoscendo una lunga fase preparatoria in modo da poter condividere linee guida per il prossimo triennio. Questo è il compito della conferenza che è prevista appositamente dalla legge. Parteciperanno i protagonisti della lotta alle dipendenze: gli operatori del servizio pubblico, i rappresentanti delle comunità, i rappresentanti delle società scientifiche maggiormente interessate e tutti avranno momenti di confronto con le istituzioni. I ministeri interessati riceveranno le proposte da parte dei protagonisti e daranno le loro risposte. La seduta iniziale ce vedrà la presenza del Capo dello Stato e delle più alte cariche dello Stato, a sottolineare l’importanza che tutta la comunità nazionale dà ad affrontare queste tematiche col massimo di impegno”. Infine Mantovano ha ricordato che sul fronte del contrasto al traffico di stupefacenti “l’Italia è vista con grande attenzione e le sue soluzioni maturate nel corso di decenni vengono prese a modello dagli Stati, come l’Argentina che è impegnata da anni a trasferire nella sua legislazione la nostra legislazione antimafia”.

Il piano del governo sul fentanyl

“Il governo – ha ricordato Mantovano – ha approvato con una strategia nazionale il piano sul fentanyl del marzo 2024”, guardato con grande interesse ”soprattutto dagli Stati Uniti. Come sapete gli Stati Uniti sono invasi dal fentanyl da anni. Il nostro è un piano di prevenzione, perché non bisogna aspettare che il danno si produca” per intervenire. ”C’è stato un innalzamento di livelli di sicurezza”, nelle farmacie e delle forze dell’ordine. ”Direi che l’Italia è protagonista in questo settore, certamente per tradizione perché i primi a contrastare il narcotraffico sono stati i magistrati italiani”, ha concluso il sottosegretario ricordando i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

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di Eva De Alessandri - 20 Ottobre 2025