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Manovra, lo sciocchezzaio della sinistra su Marte. E c’è chi sa solo insultare: “Pernacchie al governo”

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Manovra, lo sciocchezzaio della sinistra su Marte. E c’è chi sa solo insultare: “Pernacchie al governo”

Pd, M5S, Rifondazione, Avs, +Europa e gli altri. Antologia di assurdità e manipolazioni della realtà. Non potranno mai governare

Politica - di Angelica Orlandi - 18 Ottobre 2025 alle 16:34

Lo “Sciocchezzaio” della sinistra e delle opposizioni contro le misure della Legge di Bilancio  prosegue a tutto gas. Proprio mentre arriva la promozione dell’Italia dalle agenzia di rating in materia di finanza pubblica;  proprio mentre Confindustria apprezza la manovra (“Pronti a collaborare con il governo”, ha dichiarato Orsini); proprio mentre i sindacati – tranne Landini- apprezzano le richieste accolte per le famiglia e per l’innalzamento dei salari ,arrivano parole sconcertanti. Capiamo bene l’imbarazzo della sinistra rimasta senza parole che cerca in tutti i modi di fare opposizione. Ma c’è un limite al rovesciamento della realtà e al senso del ridicolo. “E’ il fallimento della politica economica  del governo Meloni”, parole di Benedetto Della Vedova di +Europa Sky Tg24, sono l’emblema dell’essere fuori dal mondo. Parli con le parti sociali, Confindustria e si faccia spiegare. Non slo lui, ovviamente.

Delirio Boccia: “Zero idee e coraggio”

“E’ la manovra più modesta degli ultimi anni” dice Francesco Boccia – capogruppo Pd in Senato-.  Che ha come unico obiettivo di tenere, forse, a bada i conti. Ma non c’è una idea di crescita e non affronta nessuna delle questioni che sono alla base delle diseguaglianze sociali del nostro paese”. Boccia non ha letto i giornali. Su tutti i quotidiani – non solo quelli di centrodestra-  può leggere settore per settore, quanto il governo ha messo su bonus mamme, taglio Irpef, imprese. Il piccolo mondo del Pd è confutato dai dati. Dire che “È un provvedimento fatto di piccoli bonus per pochi, di nessuna misura strutturale per famiglie e imprese, di zero investimenti e zero risorse per i settori colpiti dai dazi o per il lavoro giovanile” è non dire la verità e prendere in giro i suoi elettori.

Chiara Braga: ”

“Non possiamo accettare che non ci siano risposte per le famiglie, per le imprese, per i giovani”, continua a negare l’evidenza tra i dem, la capogruppo alla Camera, Chiara Braga.

Piero De Luca choc: “La manovra punisce le famiglie…”

“Una manovra di galleggiamento che punisce soprattutto la scuola, la formazione e le famiglie”. Il segretario regionale del Pd campano, Piero De Luca, dice uno sfondone. Leggere per credere le tabiele che riassumono uno dei più forti interventi per le famiglie. 

Bonelli: “Una tazzina di caffè in più al mese”

Bonelli di Avs ha il coraggio di sostenere che con le misure della manovra gli italianipotranno permettersi solo una tazzina di caffè al mese.  “C’è solo la viltà di chi difende i forti contro i deboli. Giorgetti parla di “aliquote interessanti” per liberare gli extraprofitti: l’ennesima presa in giro.  Meloni si conferma patriota con i potenti e spietata con i cittadini”. Pietà-

Rifondazione Comunista insulta: “Meloni e Salvini meritano pernacchie”

“La destra sta dimostrando la sua natura classista e l’incapacità di affrontare i problemi del paese. Meloni e Salvini meritano solo pernacchie. Diventa sempre più urgente e necessaria una forte opposizione politica e sociale, ampia e plurale, in grado di imporre una svolta e indicare una via d’uscita.”. Quindi, c’è solo la piazza per Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, incapace di leggere i capitoli della manovra che sono la sintesi di una “rivoluzione” interclassista, come dimostra nell‘editoriale sul Secolo il direttore Antonio Rapisarda. Troppo difficile per chi preferisce la contrapposizione di classe e la piazza, che da oggi, con Landini in testa, hanno un appiglio per scaldare gli animi. Che siano un’armata Brancaleone lo dimostra il fatto che ognuno trova un elemento diverso su cui criticare la Manovra. Non hanno un visione di fondo dei conti pubblici e dei bisogni del paese reale. Non potranno mai governare.

Magi: “Manovra senza visione, abbassa i salari”

“Giorgia Meloni si presenta dopo tre anni in conferenza stampa a presentare un provvedimento del governo senza rispondere ad alcuna domanda e scappando dai giornalisti”. Eccone un altro – insieme a Conte- che vergognosamente specula sulla “fuga” della Meloni. Ecco, la premier, caro Magi, stava “scappando” per essere presente a un evento inciso nella sensibilità del Paese: il funerale dei tre carabinieri rimasti vittime nel Veronese. Vergogna. “Per il resto – aggiunge il leader di +Europa- la Manovra altro non è che una legge di Bilancio senza visione, nulla sulla crescita, dato che senza il Pnrr saremmo già in stagnazione. Una manovra  per tirare a campare e continuare a galleggiare”. Ecco, a proposito di stagnazione: siamo alla sesta promozione della agenzie di rating. Non si dicano corbellerie senza senso…Fa più ridere quand entra in Aula vestito da fantasma, francamente.

Landini resta solo: “Non ho ancora capito come funziona il meccanismo delle banche”

Il leader della Cgil Maurizio Landini. lasciato solo da Bombarderi e da Fumarola si concentra contro la rottamazione delle cartelle: “c’è un ennesimo condono”.  E sul contributo dalle banche -che è uno dei punti su cui il governo è riuscito a mediare con gli istituti di credito- “non ho ancora capito come funziona il meccanismo”. Ecco, studi, i quotidiani lo spiegano bene… E ritorna sulla patrimoniale stigmatizzando che “ci sono 500mila persone che in questi anni hanno aumentato la loro ricchezza in modo importante: si può prevedere un contributo di solidarietà dell’1,3%” per chi ha patrimoni oltre i 2 milioni di euro, sostiene il leader della Cgil. Ognuno sottolinea quello che può…

Giuseppe Conte: “Briciole”

Sulla prossima legge di Bilancio, “ci faremo sentire in Parlamento per mettere in primo piano le emergenze dei cittadini: taglio drastico delle tasse allargando la no-tax area a favore delle fasce medio-basse perché non bastano le briciole previste dal mini-taglio Irpef annunciato; aumento sostanzioso dell’assegno unico per i figli, sanità al 7% del Pil, investimenti rapidi e con poche scartoffie per innovare le imprese e generare lavoro. Vedremo le carte”… minaccia in un post il presidente del M5s su Facebook commentando la Manovra licenziata oggi dal governo. “Meloni ha tenuto, dopo il Consiglio dei ministri, a tranquillizzare solo alcuni”. La risposta più eloquente per stroncare Conte le dice Giovanni Donzelli: Certo, senza rdc e superbonus le risprse sarrebero state certamente ben altre…”. A scassare i conti basta un Conte.

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di Angelica Orlandi - 18 Ottobre 2025