
Le misure
Manovra: in arrivo sgravi per i ceti medi, tredicesime detassate e interventi di sostegno alle famiglie
Governo e maggioranza ancora al lavoro sulla Manovra, dopo il vertice di centrodestra che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi. L’obiettivo è portare il testo del provvedimento in Consiglio dei ministri, dove – secondo quanto si apprende – potrebbe approdare già martedì pomeriggio. L’incontro tra i leader della coalizione sarebbe servito a definire l’impianto generale della legge di bilancio. La maggioranza, spiegano fonti parlamentari, continuerà ora il confronto sulle singole misure da inserire nella manovra in vista del Cdm. Al centro del summit di ieri i capitoli dedicati alla riduzione delle tasse per il ceto medio, agli interventi a favore delle famiglie e alle politiche per il lavoro. Il punto di partenza resta quello dei 16 miliardi di euro previsti nel Documento di economia e finanza.
Via libera dell’Aula della Camera, intanto, alla risoluzione di maggioranza sul Dpfp. I sì sono stati 179, i no 95 e due gli astenuti. L’ok al testo di maggioranza preclude gli altri documenti presentati. Il documento, identico a quello approvato in Senato, impegna il governo a “conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento” e c’è l’indicazione a “incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale”. Per quanto riguarda la manovra, la maggioranza impegna il governo a prevedere una serie di interventi che vanno dal sostegno ai redditi alle famiglie, alla rottamazione.
Manovra, le misure allo studio del governo
Il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) sta studiando una misura per ridurre o azzerare le tasse sulla tredicesima mensilità, con l’obiettivo di alleggerire la pressione fiscale e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. L’idea, sostenuta soprattutto da Forza Italia, mira a mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori a dicembre, in un periodo cruciale per i consumi. Tuttavia, la misura presenta anche un nodo complesso: il gettito fiscale legato alle tredicesime vale circa 15 miliardi di euro l’anno, una cifra difficile da compensare senza solide coperture.
Sul fronte fiscale si punta ad un taglio di due punti della seconda aliquota, dal 35% al 33%, per i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro. La misura dovrebbe costare intorno ai 2,5 miliardi, quindi meno dei 4-5 miliardi che sarebbero stati necessari se la misura fosse stata estesa fino a 60mila euro. Il vantaggio può arrivare per i contribuenti ad un massimo di 440 euro l’anno. In arrivo una nuova rottamazione delle cartelle, che nelle ultime ipotesi viene spalmata in nove anni e 108 rate. Previsti una serie di parametri che limiteranno la platea. L’obiettivo è limitare la misura ai contribuenti “meritevoli”. Allo studio una rata minima di 50 euro con la possibilità di portarla a 100 euro per i debiti più esigui.
Sul fronte previdenziale, sterilizzazione selettiva per l’aumento dell’età pensionabile a partire dal 2027: il blocco di tre mesi potrebbe essere graduale e non per tutti. Lo stop completo dell’innalzamento sarebbe riservato solo per chi avrà compiuto 64 anni nel 2027.
Il pacchetto famiglie vale tra i 500 milioni e un miliardo e va dal congedo parentale al bonus per le mamme. Si lavora sulle detrazioni fiscali col quoziente familiare e sulla conferma del congedo parentale facoltativo all’80% dello stipendio per tre mesi, dopo la fine di quello obbligatorio. Per la sanità l’obiettivo del governo è aumentare gli stanziamenti destinati al Servizio sanitario nazionale, favorendo nuove assunzioni e smaltendo le liste d’attesa. Il ministero si attende dalla manovra 2,5 miliardi in più in aggiunta ai 4 miliardi già stanziati con la legge di bilancio dello scorso anno.
Misure a favore delle donne
Si va verso una nuova proroga di Opzione donna, Quota 103 e Ape sociale. Sono alcune delle ipotesi allo studio in materia pensionistica in vista della Manovra. Tra le ipotesi anche la previsione di altro semestre di silenzio-assenza per l’adesione alla previdenza complementare. In questo caso la proposta – si legge nelle relazione illustrativa – prevede che i lavoratori dovranno esprimere esplicitamente se mantenere in azienda il trattamento di fine rapporto (TFR), in linea con quanto già previsto nel primo semestre del 2007; in assenza di tale opzione da parte del lavoratore, il TFR viene conferito alla forma di previdenza complementare individuata.
Fondi ai bambini malati oncologici
Nella prossima manovra potrebbero essere incrementate di 2 milioni di euro annui per il triennio 2026-2028 le risorse destinate al fondo per l’assistenza dei bambini affetti da malattia oncologica. Lo prevede una delle norme, visionate da Public Policy, messe a punto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in vista della legge di Bilancio. Il fondo in questione è stato istituito con la legge di Bilancio 2018 ed è destinato alle associazioni che svolgono attività di assistenza psicologica, psicosociale e sanitaria, in tutte le forme, a favore dei bambini affetti da patologie oncologiche e delle loro famiglie. Nonostante negli anni il fondo sia stato incrementato più volte, le risorse disponibili – si legge nella relazione illustrativa – non hanno consentito l’ammissione al finanziamento di tutti i progetti risultati idonei. L’ulteriore incremento quindi mira a prevedere per il triennio 2026-2028 un più elevato livello di stanziamento, in modo da garantire la copertura delle richieste di finanziamento, ormai caratterizzate da un aumento costante e consolidato.