
Pagina oscena in regione
Sfregio dei consiglieri della sinistra ligure alle vittime del 7 ottobre: escono al minuto di silenzio, bagarre in aula
Pagina oscena al Consiglio regionale della Liguria, dove la richiesta di un minuto di silenzio per commemorare le vittime del 7 ottobre ha visto uscire dall’Aula i consiglieri della Lista Orlando, M5S e Avs. Dici 7 ottobre e la sinistra sinistra si alza e se ne va. In perfetto stile Francesca Albanese. I capigruppo di maggioranza, Rocco Invernizzi di FdI, Sara Foscolo della Lega, Carlo Bagnasco di Forza Italia), Matteo Campora (Vince Liguria), Giovanni Boitano (Orgoglio Liguria) scrivono una nota indignata raccontando l’accaduto vergognoso. Ecco come è andata dalle parole dei cinque consiglieri di maggioranza.
I consiglieri di sinistra escono al minuto di silenzio per il 7 ottobre
“Oggi in Consiglio regionale la maggioranza ha richiesto un minuto di silenzio per commemorare il secondo anniversario della strage ad opera di Hamas. Il 7 ottobre 2023, miliziani di Hamas uscirono dalla Striscia di Gaza e attaccarono di sorpresa il territorio di Israele. Uccidendo almeno 1.194 persone, tra civili israeliani e militari. E e rapendo circa 250 persone, poi portate prigioniere in nascondigli all’interno della Striscia di Gaza. Un atto di commemorazione dovuto, per rispetto dell’essere umano e della vita stessa”. Invece non per tutti è così. “Ci ha lasciati stupiti e amareggiati l’atteggiamento di alcuni consiglieri della minoranza che, uscendo dall’aula, hanno scelto di non partecipare. Un gesto che sottolinea una mancanza di rispetto nei confronti delle tante vittime, molti dei quali giovani, che hanno perso la vita in quella tragica giornata”. Quanta civiltà dalla sinistra…
Liguria, il centrodestra: “Chi si gira dall’altra parte è complice”
“Non si tratta di Israele o Palestina, come ha ricordato il presidente del Consiglio Regionale Stefano Balleari che nel suo discorso ha chiesto identico rispetto per i morti israeliani e palestinesi. Né di destra o sinistra: si tratta del rispetto per la vita umana, del rifiuto della violenza e della guerra”. La nota si conclude con una domanda: “Come si può, di fronte a una simile tragedia, scegliere di voltarsi dall’altra parte? Chi non lo comprende è complice di chi si rende protagonista della violenza”. Da sinistra hanno pure il coraggio di rivendicare il gesto orribile. “Abbiamo scelto di uscire dall’aula”, dichiarano in una nota i consiglieri regionali Gianni Pastorino (Gruppo Orlando Presidente), Selena Candia e Jan Casella (Alleanza Verdi Sinistra) e Stefano Giordano (Movimento 5 Stelle). “Non perché non rispettiamo il dolore delle vittime – aggiungono – ma perché consideriamo questo gesto del tutto strumentale e quindi inaccettabile. Abbiamo sempre definito Hamas per quello che è: un’organizzazione terrorista. Ma il 7 ottobre ha segnato uno spartiacque”.
Il delirio dei sinistrati: “Il minuto di silenzio per il 7 ottobre è propaganda”
Non sono in grado di distinguere i momenti facendo parlare l’umanità rispetto a un anniversario terribile. E allora avvelenano il dibattito: “Israele ha utilizzato quell’attentato come giustificazione per intensificare, con una ferocia senza precedenti, una violenza che va avanti da decenni. E allora la domanda è semplice: perché oggi un minuto di silenzio e non l’anno scorso, non di fronte alle migliaia di civili palestinesi uccisi? Il dolore non può avere due pesi e due misure. Quando il silenzio diventa un gesto di parte, piegato alla propaganda, non è più memoria né rispetto: è solo strumentalità politica. E noi a questo gioco non ci stiamo”. Vergogna assoluta. I sinistrati incapaci di un gesto di civiltà – un minuto di silenzio- accusa il centrodestra di “utilizzare i morti per rivendicare una posizione politica”.
Sinistra scatenata contro il minuto di silenzio: è bagarre
L’assemblea aveva interrotto i lavori per commemorare l’attacco a seduta già iniziata da quasi un’ora. La scelta ha ha irritato il capogruppo del Pd, Armando Sanna. Che davanti a un gesto di pietà umana ha posto questioni regolamentari Pd Armando Sanna. Il capogruppo della Lista Orlando Gianni Pastorino ha ricordato che “nel 2024 non ci fu nessuna commemorazione”. Il presidente della Regione Marco Bucci ha chiesto al presidente dell’assemblea Stefano Balleari di togliergli la parola. “La parola la togli a tuo figlio”, è stata la replica di Pastorino. Scoppia la bagarre. L’intera opposizione ha poi abbandonato i lavori e il presidente Balleari è stato costretto a chiudere la seduta.