
In Aula o su Marte?
Lo sciocchezzaio della sinistra sulla pace a Gaza, insulti al governo. “Vili e ignavi. Meglio Sanchez…”
Ma non volevano tutti la pace o tregua che dir si voglia? Nel corso dell’informativa alla Camera e al Senato sul “Piano di pace per la Striscia di Gaza”, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato oggetto di recriminazioni assurde. Lui ha ribadito l’orgoglio italiano per il contributo dato dal lavoro silenzioso e costante dell’Italia nel disegnare una pagina di storia confluito nell’accordo di Sharm el Sheik, che può rappresentare davvero «una svolta storica» per il Medio Oriente e il Mediterraneo. Ha sottolineato le ripercussioni sulla sicurezza e sugli interessi nazionali e con molta onestà ha avvertito che la pace è un processo lungo, « ancora legato a un filo». Dunque, occorre l’impegno e la condivisione di tutte affinché una pace solida e duratura possa concretizzarsi. L’Italia c’è ed è pronta fare la sua parte, come ribadito dalla premier Meloni.
Pd: “Governo irrilevante, meglio Sanchez…”
Ebbene, anche la sinistra c’è, ma sul fronte del disfattismo. Leggere per credere, le repliche sconclusionate di alcuni esponenti alla Camera, in replica al ministro degli Esteri, Tajani. Nel Pd e non solo sono rimasti sulla Flotilla. “Il ministro Tajani è venuto in Aula a riferire sulla situazione in Medio Oriente e, come sempre, lo ha fatto pattinando tra slogan e dichiarazioni di principio senza offrire alcuna parola di concretezza. E’ la conferma di un governo che continua a restare irrilevante sul piano internazionale”. Mai un governo è stato così centrale come l’esecutivo Meloni, eppure Rachele Scarpa è rimasta a qualche pagina indietro del libro di storia. “Mentre il premier spagnolo Pedro Sanchez, con coraggio politico, ha riconosciuto lo Stato palestinese, il governo Meloni si limita a nascondere la propria insignificanza dietro vuote frasi diplomatiche”. Può bastare, passiamo oltre.
Boccia: “Tajani burocratico”
“Da Tajani ci saremmo aspettati oggi parole sul futuro, perché la cronaca di questi giorni è nota a quest’aula. La relazione del ministro è stata invece burocratica”. Che vorrà dire? “Sharm è stata una vetrina del potere e dell’esibizione di forza del Presidente degli Stati Uniti, che era attorniato dai pochi veri protagonisti, suoi alleati in affari, e da tante comparse, autorevoli paesi europei, Italia compresa. E’ l’immagine di un vecchio mondo governato da uomini anziani che hanno dichiarato una guerra che i giovani non vogliono”. Va per la tangente: “L’Italia che farà, chiederà il permesso a Trump per riconoscere lo stato di Palestina?”.
Avs strilla: “Che aspettate a riconoscere lo Stato di Palestina?”
Arriviamo all’assurdo, ad Avs: “Da Tajani una relazione di circostanza di chi, in questi mesi e per questa tregua, non ha svolto nessun ruolo, e infatti ringrazia Trump. Faremmo davvero un errore clamoroso, se confondessimo la tregua, che naturalmente è una cosa buona e giusta, con la pace”. Nessuno nel governo lo sta facendo. Ma il tasto su cui pigia il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, è sempre il solito. “Cosa aspettate a riconoscere lo Stato di Palestina?”. Non sono stati attenti: la premier sottolineando l’accordo ha dichiarato proprio questo: «l’Italia è pronta a fare la sua parte», sottolineando che oggi anche il riconoscimento dello Stato di Palestina è «più vicino». Parlare tanto per straparlare.
Gli insulti del grillino Licheri: “Ignavi e vili”
Passiamo agli insulti con il il senatore M5,S Ettore Licheri: “Questa scintilla di speranza per Gaza non vi assolverà mai dalla ignavia, dalla passività, dalla viltà, dall’inerzia che avete dimostrato in questi due anni: qualunque cosa voi direte o farete e sarete sempre in ritardo di 70 mila vite spezzate e altre 10 mila vite spezzate le troverete sotto le macerie e poi sarà la storia. Questo non è un piano di pace, è un piano urbanistico, è un rogito notarile”. Tajani non crede alle sue orecchie. E con questo lo sciocchezzaio dalle opposizioni è completo.