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Leopolda, lo sgambetto di Renzi a Elly e le lodi a Crosetto: “È stato impeccabile”

La volata a Salis

Leopolda, lo sgambetto di Renzi a Elly e le lodi a Crosetto: “È stato impeccabile”

Politica - di Romana Fabiani - 4 Ottobre 2025 alle 19:45

L’uomo è navigato, furbo quanto basta, grande scommettitore. Ancora una volta il ‘pacioso’ Matteo Renzi si diverte a dare le carte e scompaginare le file dell’opposizione con una Leopolda speciale, giunta alla 13esima edizione. Un po’ per tirare le orecchie alle opposizioni massimaliste tutte slogan e poca ‘ciccia’, un po’ per fare lo sgambetto a Elly Schlein tirando la volata alla bionda sindaca di Genova, un po’ per tastare il terreno e capire che aria tira. Come recita il titolo del panel pomeridiano con Stefano Bonaccini dal titolo “Il campo largo funziona?”. Ma è  con l’ospitata dei ministri Matteo Piantedosi e Guido Crosetto che il leader di Italia Viva raggiunge il top, per non parlare dell’angolo di satira con Osho, grande amico di Meloni e ospite fisso ad Atreju.

Il colpaccio di Renzi alla Leopolda 13 con Piantedosi e Crosetto

“Meloni è stata molto disponibile ad agevolare la presenza dei ministri alla Leopolda. Bene che in questo clima d’odio ci siano luoghi di incontro”. Così Renzi che ha invitato Piantedosi  a confrontarsi con i ragazzi sul tema delle città sicure proprio nel giorno dello sciopero generale. “È uno dei migliori di questo governo. Perché è un servitore dello Stato. Lo ricordo quando collaboravamo ai tempi del mio governo. Anche quando non ho condiviso le sue scelte, come su Almasri o sui centri migranti in Albania, gli ho sempre riconosciuto correttezza istituzionale. Peccato non poter dire lo stesso di altri ministri”. Con Crosetto non è meno zelante. “La postura istituzionale di Crosetto è stata impeccabile, anche sulla questione Flotilla, diversa dalle frasi roboanti e provocatorie della stessa premier e di altri ministri. Dobbiamo riabituarci alla civiltà del confronto”.

La volata a Silvia Salis e lo sgambetto a Schlein

Con Piantedosi, mirino privilegiato dell’ultrasinistra, Renzi ha dato un pugno ben assestato ai compagni duri e puri. Con la tavola rotonda sui Comuni si è capita bene l’intenzione di investire su Silvia Salis. Non è un mistero che l’ex premier la preferisca di gran lunga alla segretaria dem. Potrebbe essere lei l’anti-Meloni che il campo largo rincorre da anni.

Torna il sogno della “grande casa riformista”

“Il centrosinistra è fatto da storie diverse: c’è il Pd di Elly Schlein, che è molto più a sinistra; ci sono il movimento Cinquestelle e Avs che sono molto più a sinistra. C’è bisogno di una casa riformista che tenga insieme storie diverse, tante storie, non una, non c’è solo Italia Viva, che da sola non basta. Non c’è un sindaco o una sindaca. Ieri c’era il sindaco di Milano, oggi ci saranno la sindaca di Genova, Silvia Salis, e quello di Napoli, Gaetano Manfredi, non ci salverà una persona o un partito ma soltanto una grande casa riformista”.

Salis scalda i muscoli: serve un ministero del Futuro

All’Italia serve un ministero del Futuro, dice Salis alla platea. “Il futuro si prepara, il futuro non si eredita, ma si progetta. E in questo credo che la politica abbia una grande responsabilità perché deve amministrare oggi ma pensare a quello che succederà nel futuro”.

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di Romana Fabiani - 4 Ottobre 2025