
Francesi in ostaggio
Lecornu cede al ricatto dei socialisti e si rimangia la riforma delle pensioni: sospesa fino al 2027
Governo francese sotto ricatto dei socialisti. Il premier Sébastien Lecornu, alle prese con la formazione di un rocambolesco secondo governo dopo le dimissioni di una settimana fa, ha sciolto le riserve. Minacciato dai socialisti che hanno annunciato una mozione di sfiducia se non farà un discorso soddisfacente, ha sospeso l’attuazione della riforma sulle pensioni fortemente voluta da Emmanuel Macron. “Al fine – spiega – di creare la fiducia necessaria per sviluppare nuove soluzioni”. Che tradotto significa convincere il Partito socialista ad approvare il nuovo bilancio per il prossimo anno. Per centrare l’obiettivo di minima del nuovo governo e per salvare monsieur le président dalle urne anticipate. Tutto pur di evitare lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e far galleggiare l’inquilino dell’Eliseo fino al 2027 a dispetto dei francesi.
Lecornu cede al ricatto dei socialisti e sospende la riforma delle pensioni
La riforma varata nel marzo del 2023 dopo mesi di proteste in tutto il Paese, che aumenta l’età pensionabile a 64 anni, entrerà in vigore nel gennaio del 2028. Sfiducia sfangata per ora. I socialisti, ha dichiarato in aula il capogruppo Boris Vallaud, “sono pronti a scommettere” sul dibattito parlamentare, pur giudicando negativamente il bilancio. E, come ha confermato ai microfoni di Bfmtv il deputato Laurent Baumel “a non votare la sfiducia”.
Due mozioni di sfiducia al nuovo premier
Ad attendere Lecornu all’Assemblea nazionale di giovedì ci sono già due mozioni di sfiducia, dalla destra e dalla sinistra. Lecornu ha aperto a un ripensamento del sistema pensionistico che possa essere sostenibile a lungo termine senza aumentare il già alto deficit dello stato. Il nuovo bilancio presentato oggi si propone di ridurre il deficit dal 5,4 previsto per quest’anno a sotto il cinque per cento nel 2026. Per salvare la faccia Lecornu fa sapere che la sospensione della riforma “non è un assegno in bianco” ai socialisti, come gli rimprovera il centrodesta, ma “un’opportunità”. Il leader dei Repubblicani, Bruno Retaillau, ha accusato apertamente il primo ministro nominato dall’Eliseo di essere “ostaggio dei socialisti”.
Mélenchon: nel 2027 potrebbe essere peggio
Riforma delle pensioni sospesa fino alle presidenziali? Nel 2027 potrebbe essere “peggio”. È il commento velenoso del leader de La France Insoumise, Jean Luc Melenchon, all’annuncio del premier francese in Parlamento. “Ora tutti faranno finta di non aver sentito che la sospensione della riforma ha un limite fisso”, ma “poi riprenderà il suo corso”, ha sottolineato Mélenchon. “Solo la generazione del 1964 guadagna tre mesi, ne guadagnerebbe nove con l’abrogazione, come già votato dall’Assemblea. Inoltre potere eletto nel 2027 potrebbe recuperare il “ritardo” o fare qualsiasi altra riforma peggiore”.