Dati positivi
Lavoro, fiducia, imprese: l’Istat fotografa un’Italia in crescita su tutti i fronti. Meloni: “I numeri parlano chiaro”
“I numeri sul lavoro parlano chiaro e ci spronano a fare sempre meglio”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni su X commentando i dati dell’Istat sull’occupazione in cui si compara il dato di agosto 2022 pari al 60% degli occupati, con quello di agosto 2025 al 62,6%.
Migliora a ottobre la fiducia di imprese e consumatori
Dall’Istat arrivano nelle stesse ore altri dati incoraggianti per il Paese e per il governo. “A ottobre 2025 la fiducia delle imprese aumenta, trainata da un complessivo miglioramento delle valutazioni degli imprenditori dell’industria e del commercio al dettaglio. Anche l’indice di fiducia dei consumatori è in crescita, per il secondo mese consecutivo. L’incremento è sostenuto dalle attese sia sulla situazione economica generale sia su quella familiare nonché dalle valutazioni sulla possibilità/opportunità di risparmiare e di acquistare beni durevoli”. Così l’Istat commenta le stime di ottobre sulla fiducia di consumatori e imprese.
“Tra i consumatori, si evidenzia un complessivo miglioramento delle opinioni, soprattutto sulla situazione personale e su quella futura; più cauto il progresso sulla situazione economica generale e sulla situazione corrente. In dettaglio, il clima personale sale da 96,0 a 97,0, quello futuro cresce da 92,6 a 94,1, il clima economico aumenta da 98,8 a 99,3 e il clima corrente passa da 99,9 a 100,2. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta nell’industria (nella manifattura passa da 87,4 a 88,3 e nelle costruzioni sale da 101,6 a 103,3) e, soprattutto nel commercio al dettaglio (da 101,8 a 105,0) mentre diminuisce nei sevizi di mercato (da 95,6 a 95,0). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nell’industria e nel commercio al dettaglio tutte le variabili sono in miglioramento mentre nei servizi di mercato giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari in peggioramento si uniscono ad attese sugli ordini in aumento”.
FdI: “Grazie alla solidità e alla credibilità del governo Meloni”
”In uno scenario di grande complessità ed incertezza internazionale dovuto alle guerre ai confini dell’Europa e alle difficoltà politiche e di tenuta economica di importanti nazioni europee, continua il trend positivo. La solidità e la credibilità del governo Meloni consentono ottimismo e fiducia di famiglie e imprese italiane per l’economia italiana come”, commenta il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani.
”Con la legge di bilancio 2026, varata dal Consiglio dei ministri, ora all’esame del Parlamento, si prosegue nel contenimento del debito pubblico e nel rafforzamento della credibilità e sostenibilità della nostra finanza pubblica, ma sempre con un’attenzione importante a favore di famiglie ed imprese, e questo indicatore di fiducia, lo conferma”.
Codacons: dall’Istat un segnale positivo
“Per il secondo mese consecutivo cresce l’indice sulla fiducia di imprese e consumatori, un segnale senza dubbio positivo che il governo deve ora sostenere con misure adeguate”. Lo afferma il Codacons, commentando i dati pubblicati dall’Istat. L’incremento della fiducia delle famiglie in tutte le sue componenti è un segnale positivo, perché incide sulla propensione alla spesa delle famiglie e sulle aspettative per il futuro, e contribuisce a sostenere la nostra economia – spiega il Codacons –. Proprio per questo il governo deve impegnarsi per non disperdere questo tesoretto, partendo dal bocciare qualsiasi misura penalizzante per i consumatori”.
Confcommercio: segnali incoraggianti sulla nostra economia
“Dalle indagini sulla fiducia di imprese e famiglie di ottobre emergono dei segnali incoraggianti sulle prospettive a breve della nostra economia. Le famiglie confermano attese positive legate sia alla propria situazione personale sia del Paese, in un contesto di limitate preoccupazioni sull’andamento dei prezzi e dell’occupazione”. Lo afferma l’Ufficio Studi di Confcommercio commentando i dati Istat.
“Pure con qualche importante eccezione – si legge in una nota – appaiono ancora più significativi i diffusi segnali di recupero del sentiment degli imprenditori”. Per Confcommercio, “stando alla buona qualità dei fondamentali economici del sistema Italia – dalle retribuzioni, all’occupazione fino alla moderazione inflazionistica – si propende, con riserva, per l’interpretazione favorevole, potendosi prevedere una crescita del Pil qualche decimale oltre i target tracciati dall’esecutivo con il recente disegno di legge di bilancio”.