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Landini fa naufragare la triplice per la Flotilla: Cisl e Uil si chiamano fuori. Ugl: sciopero illegittimo

Sciopero a metà

Landini fa naufragare la triplice per la Flotilla: Cisl e Uil si chiamano fuori. Ugl: sciopero illegittimo

Politica - di Maurizio Ferrini - 3 Ottobre 2025 alle 16:30

Sulla Flotilla la triplice è naufragata. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini è rimasto solo con i rappresentanti dei sindacati autonomi a Cgil, Usb e altre sigle sindacali di base (Cobas e Cub) a sostegno della Global Sumud Flotilla, contro il riarmo e il massacro di civili a Gaza. Uil e Cisl si sono infatti chiamati fuori, certificando una clamorsa spaccatura della triplice. Al no si aggiunge anche quello dell’Ugl di Francesco Paolo Capone.

A Roma disagi limitati ai trasporti

L’annunciato stop a trasporti, scuola e sanità si è rivelato meno partecipato di quanto annunciato alla vigilia. In particolare, a Roma, i disagi sono stati decisamente contenuti. Il blocco non è stato totale: metropolitana, linea ferroviaria Flaminio-Saxa Rubra-Viterbo e mezzi pubblici di superficie hanno assicurato il servizio, anche se con rallentamenti. I promotori della protesta hanno anche rispettato le fasce di garanzia.

Cisl, Uil, Ugl: tutti contro lo sciopero

Sul fronte sindacale, i distinguo da Landini sono stati piuttosto plateali, a cominciare dalla segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, che ha rilasciato un’intervista al “Foglio” e delle dichiarazioni a Tv2000 in cui boccia la scelta di Landini: «Abbiamo condannato questo massacro, così come abbiamo condannato la guerra in Ucraina». Questa premessa ribadisce la coerenza del sindacato nel condannare ogni forma di violenza contro i civili, indipendentemente dal fronte. Sulle azioni concrete intraprese dalla confederazione: «L’unico modo che abbiamo pensato è quello di mandare degli aiuti umanitari alle persone e lo abbiamo fatto  attraverso le istituzioni». A chiamarsi fuori è stato anche il segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, che ha lanciato un appello per una “grande iniziativa popolare senza bandiere che unisca il Paese nel segno dell’umanità e della pace”. Ancora più dura la UGL di Francesco Paolo Capone, che ha pubblicato una locandina social per argomentare il no allo sciopero di venerdì 3 ottobre. “I lavoratori iscritti alla Ugl non scioperano perché lo sciopero è illegittimo, non aiuta la causa palestinese, è usato come strumento politico, danneggia lavoratori e pendolari, crea tensioni social, mina la credibilità del sindacato”. 

Rossi (Ugl): sciopero che crea solo tensioni sociali

«Lo sciopero sindacale da sempre è dettato da ragioni legate al mondo del lavoro – dichiara al Secolo d’Italia il segretario di Roma e Provincia dell’Ugl, Ermenegildo Rossi – Vedere un corteo come quello di oggi a Roma, dove erano presenti solo gli studenti e forse solo pochi lavoratori fa pensare che sia soltanto una manifestazione strumentale che è ben lontana dal mondo sindacale. Per questo motivo, credo, che lo sciopero indetto dalla Cgil, è illegittimo, come ha sancito la Commissione di Garanzia dello Sciopero, e inopportuno perché essendo lontano dagli interessi dei lavoratori rischia solo di creare tensioni sociali». 

Adesione flop nelle scuole: 7,4%

Adesione flop anche nella scuola, al 7,4% su metà delle scuole rilevate. «La percentuale di adesione allo sciopero è stata del 7,43% sul 51,18% delle scuole rilevate. Un insuccesso, se si considera che il 22 settembre 2025 la percentuale era stata del 10,16% sul 50,7% delle scuole rilevate. La tragica situazione di Gaza non si risolve chiudendo le scuole». Così Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito. 

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di Maurizio Ferrini - 3 Ottobre 2025