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La Toscana resta rossa: vincono Giani e l’astensionismo (affluenza -15%). Le congratulazioni di Meloni al vincitore

Il presidente uscente intorno al 54, ma nel 2020 tutto il campo largo aveva cinque punti in più. Impressionante il numero di quanti non si sono recati alle urne

Politica - di Paolo Desideri - 13 Ottobre 2025 alle 17:15

Vince Eugenio Giani, com’era nelle previsioni. La Toscana si conferma ancora una volta regione roccaforte per la sinistra ma registra un incredibile calo nell’affluenza, con appena il 47% circa dei votanti, a fronte del 62% che si era recato alle urne il 2020. Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra, mantiene i consensi ottenuti cinque anni fa da Susanna Ceccardi e si attesta intorno al 40 %.

Il dato dell’astensione è impressionante

15 punti in meno di votanti sono un dato record per l’astensionismo. Il 47,73% contro il 62,59% de settembre del 2020. Segno che ai cittadini toscani queste elezioni regionali interessavano poco. Una disaffezione che non ha eguali nelle altre Regioni in cui si è votato di recente.

Giani in netto vantaggio ma la sinistra nel 2020 prese di più

Giani è dato dagli istant poll intorno al 54%, contro il 40 di Tomasi. Il 2020 il governatore vinse con il 48% ma senza i Cinquestelle, che da soli presero circa il 7 e alcuni movimenti di sinistra che insieme raggiunsero il 4%: complessivamente l’attuale campo largo allora era intorno al 59%. Tomasi, invece, conferma i voti che ottenne Susanna Ceccardi allora candidata del centrodestra.

Una vittoria netta ma nulla di nuovo

La vittoria di Eugenio Giani è netta e senza discussioni, ma sbaglierebbe chi pensasse a un trionfo. L’intero campo largo, in una regione da sempre governata a sinistra, perde qualche punto. Del resto, la Toscana è gestita in modo abbastanza ortodosso da una sinistra che gestisce il potere e il consenso senza nessuna velatura di dubbio.

Tomasi può essere il futuro

Alessandro Tomasi ha tutte le carte in regola per poter rappresentare il futuro della Toscana. Farà il leader dell’opposizione in Consiglio regionale e potrà creare un’alternativa al modello rigido e in parte autocratico di Giani, la cui candidatura era stata osteggiata anche da Elly Schlein.

FdI secondo partito

Gli instant poll danno una forbice del 20-26% a FdI. Se il dato fosse confermato, finanche al minimo, si tratterebbe di un balzo in avanti significativo, considerato che nel 2020 il partito prese poco più del 13%. Fratelli d’Italia sarebbe il secondo partito in assoluto dietro al Pd. Con un risultato medio, FdI arriverebbe oltre il 20%, guadagnando una percentuale significativa rispetto al 2020. Inutile dire che un 26% significherebbe il doppio rispetto a cinque anni orsono. Bene Renzi, con una percentuale vicina al 9, malissimo Avs e Cinquestelle.

Schlein esulta ma ha perso Marche e Calabria

Elly Schlein non ha perso tempo ad esultare per la vittoria in Toscana. Che era ampiamente annunciata. Fosse andata diversamente la segretaria nazionale di Largo del Nazareno si sarebbe dovuta dimettere. Le due Regioni che il Pd riteneva, “contendibili”, Marche e Calabria, sono state vinte e nettamente dal centrodestra. Mantenere lo status quo è il minimo e forse anche il massimo che oggi il Pd possa fare.

Le congratulazioni di Giorgia Meloni a Giani

“Congratulazioni a Eugenio Giani per la vittoria delle elezioni regionali in Toscana e auguri di buon lavoro. Un sentito ringraziamento ad Alessandro Tomasi e a tutta la coalizione del Centrodestra per la dedizione e la passione dimostrate in una sfida impegnativa”, cosi Giorgia Meloni in una nota.

Anche Alessandro Tomasi si è congratulato con il presidente rieletto.

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di Paolo Desideri - 13 Ottobre 2025