
Solo in Italia...
La sinistra pro-Pal contro la pace in tutti i modi: tafferugli a Milano, no pretestuosi a Torino, sit-in a Roma
Nel giorno in cui tutto il mondo guarda alla firma dell'accordo su Gaza a Sharm el Sheik, in Italia i soliti irriducibili hanno continuato a protestare contro Israele in diverse città
Tafferugli a Milano, il rifiuto del consiglio comunale di Torino di celebrare gli accordi, l’occupazione di qualche scuola, le proteste contro la partita Italia-Israele sotto la sede della Fgci a Roma. Mentre in tutto il mondo gli occhi oggi erano puntati sulla pace di Sharm el Sheik, in Italia uno zoccolo duro di sinistra pro-Pal, istituzionale e di piazza, ha ritenuto di continuare a insistere sulla contrapposizione e sullo scontro, in nome di un anti-sionismo e un anti-trumpismo che continuano ad avere il sapore dell’appoggio a oltranza a Hamas.
A Milano bagarre pro-Pal in consiglio comunale e tafferugli in piazza
A Milano a scatenare la bagarre è stata la decisione del consiglio comunale di mantenere aperta la pratica per il gemellaggio con Tel Aviv, respingendo la parte dell’ordine del giorno di Europa Verde che chiedeva di bocciarlo. Per la circostanza in aula si era radunato un pubblico delle “grandi occasioni” che ha immediatamente scatenato il caos, alzandosi in piedi, fischiando e urlando «vergogna», mentre il consigliere Carlo Menguzzi, primo firmatario dell’odg bocciato, alzava la bandiera della Palestina. «Milano lo sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare», sono stati alcuni degli slogan intonati, mentre in piazza della Scala il presidio per chiedere lo stop al gemellaggio si trasformava prima in un tentativo di assalto a Palazzo Marino, respinto dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, e poi in un corteo al grido di «vigliacchi, vergogna».
A Torino no a un momento per celebrare la pace
A Torino, invece, la maggioranza di centrosinistra ha risposto no alla richiesta, avanzata dalla Lega, di aprire la seduta celebrando l’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il caso è stato denunciato dal capogruppo del Carroccio in Sala Rossa, Fabrizio Ricca, che ha parlato di «centrosinistra vergognoso». Ricca, nello specifico, aveva invitato il consiglio a prendersi un momento per «esprimere soddisfazione per l’accordo di pace in Medio Oriente». «Che peccato dover assistere anche oggi a manifestazioni contro la pace tra Israele e Palestina», ha commentato, aggiungendo che «Trump è riuscito a far sedere intorno a un tavolo i terroristi di Hamas, e da noi ci sono personaggi che disconoscono la pace». «Anche oggi – ha concluso – la sinistra ha regalato a Torino e ai torinesi il peggio di sé».
A Roma sit-in contro la partita Italia-Israele
A Roma, poi, si è registrato un presidio pro-Pal davanti alla sede della Figc. Una ventina di irriducibili ha dato vita a un sit-in per chiedere l’espulsione di Israele dai Mondiali, alla vigilia della partita con l’Italia in programma domani a Udine per le qualificazioni e che sarà blindatissima proprio per la persistenza di queste manifestazioni nonostante l’accordo di pace. «Israele fuori dai mondiali, non si gioca con i criminali», è stato lo slogan dei manifestanti.
A Genova occupazione contro la linea «filo-sionista, filo-europea e filo-americana» del preside
Proseguono anche le occupazioni nelle scuole. L’ultima di cui si è avuta notizia è quella del Nautico San Giorgio di Genova, che è stato occupato proprio stamattina. In concomitanza con l’inizio di questa lunga giornata dedicata alla pace, gli studenti pro-Pal hanno occupato la sede contro il dirigente scolastico accusato, in una nota, di avere una linea «filo-sionista, filo-europea e filo-americana», trovandosi spalleggiati dalla Cgil che ha condannato una comunicazione del preside alle famiglie in cui si parlava dei partecipanti alla protesta come di «capipopolo».