Parla il ministro
La manovra spiegata da Ciriani: “Niente spese pazze. Senza il superbonus avremmo 40 miliardi in più per gli italiani”
"Non verremo meno alla nostra serietà, conti in ordine, ruolo e prestigio internazionale e stabilità", dice il ministro dei rapporti col Parlamento
«Non faremo come tanti governi prima di noi. Sia chiaro per tutti e nessuno tiri troppo la corda. Non sforeremo, non faremo spese pazze solo per ottenere consensi immediati che poi peserebbero sul Paese per anni. Ma continueremo sulla via del buongoverno, che è stabilita’, prestigio internazionale, credibilità. La vera dote che stiamo dando all’Italia”. Lo assicura, in un’intervista al Corriere della sera, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, parlando della manovra.
“Landini sciopera a prescindere”
«Con i sindacati certamente abbiamo dialogato e dialoghiamo, abbiamo anche recepito molte delle loro richieste. Ma con chi ha voglia di confrontarsi, non chi come la Cgil di Landini sciopera a prescindere: sono un caso disperato ormai, non sono più un organismo di tutela dei lavoratori, ma un soggetto antagonista del governo. Così non può esserci alcun dialogo».
“Tensioni nella maggioranza? Non c’è nulla di anomalo”
Le tensioni interne alla maggioranza? «In realtà – spiega l’esponente di FdI – non c’è nulla di anomalo. Si approva una Finanziaria in Consiglio dei ministri, poi ci sono tensioni, rivendicazioni e ci saranno sicuramente correttivi in Parlamento, dove avviene il passaggio cruciale perché anche nelle Aule si fa la Finanziaria», spiega il ministro, che osserva: «Dopo la fiammata di qualche giorno fa adesso mi sembra che i toni si siano di molto abbassati e che i rapporti siano tranquilli», del resto «è la manovra di tutti, non di una parte. Poi si pongono sempre delle questioni, si cerca di risolvere i nodi in Parlamento, si correggono eventuali errori. Ma a tutti è e deve essere chiara una cosa», «gli italiani ci premiano i sondaggi sono chiarissimi come i voti e gli indicatori oggettivi anche proprio perché siamo una coalizione unita che non litiga, che agisce con un comune sentire pur avendo ciascuno la propria identità. I litigi sono una specificità del Pd e del centrosinistra: lasciamola a loro».
Ciriani: “I costi del superbonus pesano sulla manovra”
«Ci sono risorse limitate, lo sappiamo e lo diciamo seriamente agli italiani», sottolinea Ciriani, «se non avessimo avuto i costi del superbonus avremmo avuto 40 miliardi in più, ma non li abbiamo. Ma non verremo meno alla nostra serietà: conti in ordine, ruolo e prestigio internazionale e stabilità, che portano a rating che sale, spread bassissimo e attrattività per gli investimenti, ovvero vantaggio competitivo».
«Significa che si potranno fare modifiche, ma sempre a saldi invariati», insiste il ministro. Sul contributo delle banche «servirebbe un po’ più di freddezza. Lo ribadisco, il nostro intento è quello di andare incontro ai bisogni delle imprese e dei ceti medi e medio-bassi, e chiediamo che chi invece puo’ contribuisca. Non vogliamo punire nessuno ma migliorare anno dopo anno la vita degli italiani». Infine, le opposizioni: «Purtroppo temo che con loro sarà difficile trovare un punto di incontro anche in Parlamento. Se non si cerca il dialogo ma solo la protesta, si è a un punto morto».