
Standing ovation per il Papa
La Fao compie 80 anni, Meloni: “Fiera dell’impegno italiano per rafforzare la sovranità alimentare in Africa”
“Lieta di aver preso parte oggi al World Food Forum della Fao in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e degli 80 anni dalla fondazione dell’Onu”. Così su X la premier Giorgia Meloni sull’evento al quale hanno partecipato come ospiti d’onore anche papa Leone XIV (accolto da un standing ovation) il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato Il Food and Agriculture Museum & Network della Fao insieme al direttore generale della Fao, Qu Dongyu.
Fao, Meloni: fiera dell’impegno italiano per la sovranità alimentare in Africa
”L’Italia ha sempre creduto nel diritto umano universale all’alimentazione. Il Santo Padre ci ha oggi ricordato che ‘raggiungere l’obiettivo fame zero sarà possibile solo se ci sarà la volontà reale di farlo’. Sono fiera – ha detto la premier – di confermare e sottolineare l’impegno dell’Italia nel rafforzare la sovranità alimentare del continente africano tramite il Piano Mattei. Che coniuga lo sforzo pubblico con investimenti privati in partenariati paritari con le Nazioni africane”. “In un tempo in cui la scienza ha prolungato la speranza di vita, la tecnologia ha avvicinato continenti e la conoscenza ha aperto orizzonti un tempo inimmaginabili, permettere che milioni di esseri umani vivano – e muoiano – vittime della fame è un fallimento collettivo, un’aberrazione etica, una colpa storica”. È la forte denuncia del Papa nel suo intervento alla Fao.
Papa Leone XIV: la fame nel mondo è un’aberrazione etica, una colpa storica
“È necessario, ed estremamente triste, ricordare che, nonostante i progressi tecnologici, scientifici e produttivi, seicento settantatré milioni di persone nel mondo vanno a dormire senza mangiare”. È la denuncia forte del pontefice. “E altri duemilatrecento milioni non possono permettersi un’alimentazione adeguata dal punto di vista nutrizionale. Sono cifre – dice il pontefice – che non possiamo considerare mere statistiche. Dietro ognuno di questi numeri c’è una vita spezzata, una comunità vulnerabile. Ci sono madri che non possono nutrire i propri figli. Forse il dato più toccante è quello dei bambini che soffrono di malnutrizione, con le conseguenti malattie e il ritardo nello sviluppo motorio e cognitivo. Non è un caso, bensì il segno evidente di una insensibilità imperante, di un’economia senz’anima, di un modello di sviluppo discutibile e di un sistema di distribuzione delle risorse ingiusto e insostenibile”.
“Esiste una fame di fede, di speranza e di amore”
Papa Leone XIV ha sottolineato che esiste una fame di fede, di speranza e di amore “che deve essere incanalata nella risposta globale che siamo chiamati a dare insieme. Quello che Gesù disse ai suoi discepoli di fronte a una folla affamata rimane una sfida fondamentale e urgente per la comunità internazionale: “Voi stessi date loro da mangiare”. Con il piccolo contributo dei discepoli, Gesù compì un grande miracolo. Non stancatevi, dunque, di chiedere oggi a Dio il coraggio e l’energia per continuare a lavorare per una giustizia. Che produca risultati duraturi e benefici. Mentre proseguirete nei vostri sforzi, potrete sempre contare sulla solidarietà e sull’impegno della Santa Sede – assicura il pontefice – e delle istituzioni della Chiesa cattolica, pronte a uscire e a servire i più poveri e i più svantaggiati in tutto il mondo”.
Molti gli ospiti internazionali presenti in platea
A introdurre i lavori, il direttore generale della Fao, Qu Dongyu. Numerosi gli ospiti internazionali presenti. Siedono in platea, tra gli altri: re Letsie III del Lesotho, ambasciatore speciale Fao per la Nutrizione, la regina Letizia di Spagna, ambasciatrice speciale Fao per la Nutrizione, la principessa Basma Bint Ali di Giordania, ambasciatrice Fao per il Vicino Oriente e Nord Africa, il presidente dell’Uruguay, Yamandù Orsi Martinez, il presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), Alvaro Lario, la direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), Cindy Hensley McCain e l’8° segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.