
Caso Almasri
La Camera dice no al processo per Nordio, Piantedosi e Mantovano. Voti anche dall’opposizione
I banchi del governo e della maggioranza hanno salutato con un lungo applauso l'esito del voto. Presente anche la premier Meloni. Nordio: numeri superiori alle aspettative, una parte delle opposizione è riluttante ad affidare alle procure competenze politiche
La fine di un incubo. La Camera ha negato l’autorizzazione a procedere per i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano per il caso Almarsi. Su 363 presenti per il Guardasigilli la proposta di diniego è stata approvata con 251 sì e 117 no. Per il titolare del Viminale i favorevoli sono stati 256 i contrari 106. Per Mantovano infine 252 favorevoli e 112 contrari, su 366 presenti.
Almasri, la Camera dice no all’autorizzazione a procedere
I banchi della maggioranza e del governo hanno salutato l’esito della votazione con un lungo applauso. Presente per il voto anche la premier Giorgia Meloni che ha rivolto pacche sulle spalle prima al suo sottosegretario, poi ai ministri. Il no è l’esito di tre votazioni separate, ognuna delle quali accolta dagli applausi dei deputati del centrodestra. Meloni si è presentata puntuale in aula poco prima dell’avvio delle votazioni, mentre i banchi del governo si erano già riempiti di tutti i big dell’esecutivo. Al primo voto, quello su Nordio, la premier si è girata verso la sua destra e ha battuto sulla spalla del ministro della Giustizia, che ha risposto con un galante baciamano. Strette di mano anche con Piantedosi e Mantovano, che hanno costretto la presidente del Consiglio a sporgersi sullo scranno.
Gli applausi del governo, il baciamano del Guardasigilli alla premier
Alla fine della seduta moltissimi deputati di maggioranza, oltre agli altri ministri, si sono assiepati intorno ai tre esponenti di governo per fare i complimenti, mentre il resto degli esponenti di maggioranza batteva le mani per l’esito del voto. Visibilmente soddisfatto il ministro Nordio. “Il voto è andato numericamente oltre a quella che era l’aspettativa della maggioranza parlamentare. Il che significa che anche da parte di alcuni dell’opposizione vi è una riluttanza ad affidare alle procure della Repubblica delle competenze che dovrebbero essere squisitamente politiche”.
Ventina deputati dell’opposizione hanno votato no
Sarebbero una ventina, infatti, i deputati della minoranza che hanno votato no all’autorizzazione a procedere nei confronti dei membri del governo. Secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, il centrodestra contava infatti su una base di partenza intorno ai 230-235 voti.
Nordio: lo strazio del tribunale dei ministri alle normi elementari del diritto
“Lo strazio che il Tribunale dei Ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto – ha detto ancora il ministro della Giustizia – è tale da stupirsi che non ci siano schizzati i codici tra le mani, ammesso che li abbiano consultati. È andata come doveva andare”.
Cirielli: maggioranza compatta, smentiti i gufi
Il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani sottolinea la compattezza della maggioranza. “La Camera ha negato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano sul caso Almasri. E lo ha fatto con un numero di voti superiore a quello della maggioranza di governo, che al netto delle poche assenze fisiologiche legate agli incarichi istituzionali conta 242 deputati. La maggioranza ha dimostrato una compattezza straordinaria, una sonora smentita a chi continua a parlare del centrodestra come di una coalizione divisa”.