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Italo Bocchino nella redazione di “Report” per abbracciare Ranucci: “Amici pur su posizioni opposte”

I rapporti umani non si toccan

Italo Bocchino nella redazione di “Report” per abbracciare Ranucci: “Amici pur su posizioni opposte”

Cronaca - di Angelica Orlandi - 21 Ottobre 2025 alle 17:20

Si può avere una visione del mondo e della politica diversa, ma i rapporti umani e professionali non si toccano e non sono in discussione. E’ così per Italo Bocchino che posta una bella foto su Instagram: “Stamattina sono andato nella redazione di Report a salutare e abbracciare il collega Sigfrido Ranucci. Vittima di un gravissimo attentato dinamitardo che in Italia non vedevamo da trent’anni”.

Bocchino in redazione da Ranucci: “Amicizia pur su opposte posizioni”

Il direttore editoriale del Secolo d’Italia scrive poi nel post: “Con Sigfrido abbiamo costruito un rapporto di amicizia pur trovandoci spesso in tv su posizioni opposte. C’è da sperare che presto si sappiano mandanti e autori dell’attentato e che Ranucci sia ben protetto dalle forze dell’ordine affinché lui e la sua famiglia possano ritrovare la serenità perduta”. Ranucci e Bocchino hanno spesso incrociato le armi, pur con molta civiltà, nel corso di talk show televisivi in tema di giornalismo d’inchiesta. Hanno spesso discusso animatamente su una presunta “Tele Meloni”. Entrambi rimanendo delle medesime posizioni. Sui social il gesto è stato apprezzato. L’attentato a Ranucci è un atto gravissimo. “Bravo Italo – scrive un’utente- massima solidarietà per Sigfrido”. “Ranucci è persona seria – scrive V.M.- Verranno fuori i colpevoli. E si scoprirà che il governo non c’entra nulla. Lui ne uscirà a testa alta, la sinistra no”. “Così si esprime la solidarietà, non insultando l’avversario”. “Vincono l’amicizia e la professionalità”.

Contro le strumentalizzazioni

«Io credo che sia un’opera di qualcuno legato alla criminalità o comunque di qualcuno che si serve della criminalità», aveva dichiarato Ranucci, in riferimento all’attentato di giovedì scorso, respingendo tra le righe le speculazioni piovute a profusione negli ultimi giorni. «Non vedo scenari o mandanti politici, come qualcuno ha ipotizzato. Perché la politica ha altri strumenti, se vuole. Io starei quindi con i piedi a terra»… Un’affermazione che stroncò la strumentalizzazione che ha avvolto il dibattito negli ultimi giorni.

Intanto si è svolto di fronte all’Emiciclo del Parlamento europeo di Strasburgo un flash mob in solidarietà al giornalista, prima della discussione in aula sull’attentato contro quest’ultimo e sul tema delle intimidazioni criminali contro il giornalismo d’inchiesta. I socialisti avevano chiesto – sulla scia della Schlein- un dibattito sull’attacco ai valori democratici europei. Sono intervenuto Fidanza e Procaccini di Ecr  a riporta la riflessione sul giusto binario e a modificare il titolo della discussione che parla di “Intimidazioni criminali contro i giornalisti d’inchiesta nell’Ue”.

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di Angelica Orlandi - 21 Ottobre 2025