Sfida agli ayatollah
A Teheran il “popopo” da stadio diventa un inno di libertà: le ragazze iraniane si tolgono il velo (video)
«Il video girato davanti a un caffè di Teheran, nel quale sono riprese ragazze senza velo che ballano al ritmo di musica rock, rappresenta un barlume di libertà e di speranza non solo per l’Iran ma per tutti coloro che hanno a cuore la libertà e la democrazia». Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della commissione bicamerale contro la violenza sulle donne, commentando i video girati sui social e rilanciati anche dai giornali italiani.
Le immagini dall’Iran che le femministe sembrano ignorare
«Dall’Iran – prosegue la senatrice di Fratelli d’Italia – stanno arrivando anche altre immagini di donne che hanno gettato i loro hijab tra le fiamme durante raduni spontanei. Gesti coraggiosi in aperta sfida al regime che meritano di venire mostrati all’opinione pubblica italiana, ormai indirizzata dai media soltanto su un quadrante del Medio oriente. Filmati da sottoporre anche all’attenzione di alcune femministe, che – conclude Campione – spesso sembrano distratte quando la libertà delle donne viene violata fuori dalla loro mappa ideologica di riferimento».
L’inno rock degli azzurri 2006 ora è inno di libertà in Iran per ragazze e ragazzi
Un video in particolare, diffuso dall’emittente saudita Al Arabiya, mostra ragazzi che suonano davanti a un caffè di Teheran: la musica rock che riecheggia è familiare alle nostre orecchie, perché è la musica dei mondiali vinti dall’Italia nel 2006, il “popopo“, diventato un coro da stadio “Seven Nation Army” inciso dalla rock band americana The White Stripes.
Le immagini delle ragazze senza velo arrivano dopo l’annuncio ufficiale della sospensione della legge sull’obbligo dell’hijab, una decisione presa dal Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale nella primavera del 2025, che ha reso, almeno in teoria, non più “legalmente applicabili” le sanzioni (multe, carcere, divieti di viaggio) per le donne che non indossano il velo. Un’ambiguità normativa che ha consentito a molte ragazze di prendere il coraggio a quattro mani e sfidare il regime.