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Il post al veleno di Bonaccini contro i riformisti Pd che si vedranno a Milano senza di lui

Ai ferri corti

Il post al veleno di Bonaccini contro i riformisti Pd che si vedranno a Milano senza di lui

Ad Elly Schlein servirà un pallottoliere per tenere il conto delle iniziative centriste che non apprezzano la sua linea massimalista. C'è un ingorgo al centro tra i bonacciniani arrabbiati, i civici di Onorato e il movimento Più Uno di Ernesto Maria Ruffini e gli "alternativi" che si riuniranno venerdì a Milano: chi ci sarà

Politica - di Angelica Orlandi - 23 Ottobre 2025 alle 20:53

Nervi tesi, aria di divisioni, Schlein è avvisata. Si troveranno domani pomeriggio, a Milano, i riformisti del Pd alternativi a Stefano Bonaccini, leader di Energia Popolare. Il convegno è organizzato da Giorgio Gori e da altri esponenti del Pd, intenzionati a rimanere nel partito di Elly Schlein senza dare vita a nuove formazioni politiche. Cambierà semmai il tono della loro presenza dentro il Campo Largo. Insieme a Gori ci sono Filippo Sensi, Marianna Madia, Lia Quartapelle, Lorenzo Guerini, Simona Malpezzi, Pina Picierno, Piero Fassino e Sandra Zampa. Tra gli ospiti della giornata: Tito Boeri, Daniela Fumarola, Sofia Ventura, Tommaso Nannicini, Francesco Longo, Simone Gamberini, Luca Stanzione, Federico Valtolina. Interverrà anche Beppe Sala, sindaco di Milano.

La disfida dei riformisti dem, critici della corrente Bonaccini

Non sono messi benissimo. Grande confusione tra i dem e grande ingorgo di proposte. A Milano si ritroveranno i critici della linea della corrente ‘Energia Popolare’ di Stefano Bonaccini, ritenuta troppo schiacciata su quella della segretaria Elly Schlein. Si ritroveranno  a partire dalle 15 al teatro Parenti , all’evento  chiamato “Crescere”. Il messaggio, spiega uno dei promotori dell’iniziativa milanese, è questo: “I riformisti riprendono voce” e sono “pronti a dare un contributo sui temi al Pd, dentro il Pd per un partito largo che parli a tutti. E’ questa l’unica minoranza”, l’affondo. Il simbolo della riunione? Un annaffiatoio. Sì proprio così un innaffiatoio – l’Ansa ci informa-. Per simboleggiare il concetto della crescita…

Bonaccini prende malissimo la riunione milanese dei riformisti

Stefano Bonaccini l’ha presa malissimo e ha vergato un post sui suoi profili social che è tutto un programma.  “Non ne trovo uno o una, per strada, al bar, al supermercato, allo stadio, in stazione o all’aeroporto che mi fermi per chiedermi se sia poco o troppo riformista. Generalmente mi chiedono come si possano ridurre i tempi delle liste di attesa in sanità; se il figlio o la figlia possano finalmente avere un lavoro stabile e non precario; quando difenderemo di più e meglio i salari; come intendiamo affrontare emergenza casa; oppure, se imprenditori, come arginare burocrazia soffocante; o combattere i dazi che colpiranno i tanti che esportano negli Stati Uniti. Dopodiché se si vuole misurare il mio tasso di riformismo si guardi e si giudichi ciò che ho fatto mentre amministravo: a Campogalliano, a Modena o in Emilia-Romagna, la regione prima per crescita in Italia nell’ultimo decennio. E per cosa mi stia spendendo in Europa. Perché apprezzo il riformismo dei fatti, molto meno quello delle parole”.

Ingorgo al centro degli anti-Schlein

Nel Pd in cerca d’autore i moderati – di diversa provenienza – non trovano pace. Vogliono farsi sentire dalla Schlein e spingere il partito ad allargarsi verso il centro. Quale centro? Un’area politica che, allo stato, risulta piuttosto sovraffollata e tra un po’ ci vorrà il pallottoliere per tenere il conto delle tante iniziative che stanno nascendo nel fronte progressista. Ultima delle quali, il Progetto Civico Italia di Alessandro Onorato, presentato insieme ai sindaci Silvia Salis e Gaetano Manfredi. Schlein tenga ail conto e prenda nota degli scontenti.

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di Angelica Orlandi - 23 Ottobre 2025