Le faide interne
Il Pd? Un “guazzabuglio”, dice Morassut. Per Schlein è “dibattito”, per il vocabolario “accozzo disordinato di cose diverse”
Elly Schlein, finita nel mirino ieri dei riformisti-scissionisti dai riformisti-bonaccinisti, aveva commentato con grande pazienza, e forze rassegnazione, l’evento organizzato dalla Picierno a Milano: “Un momento di confronto utile al partito”. Democrazia interna, per la Schlein, che parla di partito aperto al confronto. Ma oggi un riformista, vecchia volpe romana del Pd, usa un altro temine: “Guazzabuglio”. “Un guazzabuglio di correntoni e correntine non può sostituire il confronto trasparente negli organismi dirigenti del Partito. Sento la necessità che la Direzione del Partito venga convocata per un confronto sincero che misuri le sintesi o le distanze su scelte chiare, per una linea di lotta chiara nel Paese. Non solo sulle scelte momentanee ma su quelle di fondo. Sul senso pratico e non metodologico del nostro riformismo. Parola scolorita e inflazionata cui si rischia di togliere sangue e valore. Meglio una riunione di direzione fraterna e sincera che tanti convegni separati di alchimie correntizie”, scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
I riformisti, il Pd e il “guazzabuglio” di Morassut
All’indomani della riunione semi-carbonara dei sotto-riformisti, costola di aspiranti scissionisti staccatasi dal leader Roberto Bonaccini, che se n’è perfino lamentato, nel Pd c’è chi – da riformista, come Morassut – si sente infastidito e minacciato da tanta democrazia interna, che forse è correntismo selvaggio. “Guazzabuglio”, sui vocabolari, viene tradotto con questa definizione: “Accozzo disordinato di cose diverse“, o, da Zanichelli, “miscuglio confuso di cose diverse, materiali o astratte; confusione, pasticcio“. Termini affini sono caos, disordine, accozzaglia, groviglio o pasticcio. Non proprio un complimento, per Elly. Ma chi è Morassut. Dal 2008 è deputato del Partito Democratico, eletto per quattro legislature consecutive (XVI-XIX) nella circoscrizione Lazio 1. Alla Camera ha fatto parte delle commissioni Ambiente, Finanze e Trasporti, ed è stato vicecapogruppo del PD. Tra il 2019 e il 2021 ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente nel secondo governo Conte. Dal 2022 è vicepresidente della Commissione Trasporti e della Commissione d’inchiesta sul caso Orlandi-Gregori, oltre a far parte della direzione nazionale del PD. Alle primarie del 2023 ha sostenuto Elly Schlein, vincitrice della segreteria del partito. Politicamente vicino all’area riformista di sinistra, è considerato un esperto di urbanistica e governance metropolitana. Vicino a Gualtieri, che ieri era a Milano…