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Witkoff ha annunciato l’inizio del periodo di 72 ore per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas

Al via le 72 ore del rilascio

Il medico-eroe, il fornaio, i gemelli musicisti: chi sono i 20 ostaggi vivi nelle mani di Hamas

L'inviato della Casa Bianca, Witkoff, ha annunciato l'inizio del countdown e confermato che l'Idf ha completato la prima fase di ritiro fino alla Linea Gialla. Lui e Kushner rimarranno in Medio Oriente per supervisionare l'attuazione della fase uno dell'accordo

Esteri - di Natalia Delfino - 10 Ottobre 2025 alle 15:38

L’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, ed il genero di Donald Trump, Jared Kushner, rimarranno in Israele durante il fine settimana per supervisionare l’attuazione della fase uno dell’accordo che prevede il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas ed il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito Politico, ricordando come Witkoff e Kushner, dopo l’esito positivo del negoziato a Sharm el-Sheikh, ieri siano volati in Israele e, dopo aver incontrato il premier Benjamin Netanyahu ed il presidente Isaac Herzog, abbiano parlato al governo israeliano per circa un’ora durante la riunione che ha dato il via libera all’intesa.

Witkoff: «Iniziato il periodo di 72 ore per il rilascio»

Intanto su X Witkoff ha annunciato che «il Centcom (il Comando combattente unificato delle forze armate Usa, ndr) ha confermato che le Forze di difesa israeliane hanno completato la prima fase di ritiro fino alla Linea Gialla alle 12 ora locale (le 11 in Italia, ndr)» e che «è iniziato il periodo di 72 ore per il rilascio degli ostaggi».

Chi sono i venti ostaggi israeliani ancora vivi nelle mani di Hamas

Si ritiene che quelli ancora in vita siano 20 su 48, come confermato anche dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Hanno età comprese tra i 21 e i 48 anni, spesso una doppia nazionalità, sono per lo più civili.

Si tratta del Sottufficiale Matan Angrest, 22 anni, catturato a bordo del suo carro armato ai margini della Striscia di Gaza dopo aver tentato di impedire l’infiltrazione di commando di Hamas vicino alla base di Nahal Oz. Gli altri tre membri dell’equipaggio del carro armato sono stati uccisi e i corpi di due di loro sono a Gaza. In un video diffuso dalla sua famiglia nell’aprile 2025 si vede il momento in cui viene prelevato dal suo carro armato e linciato.

Gali e Ziv Berman, 28 anni, sono gemelli e sono stati rapiti nel quartiere giovanile del kibbutz Kfar Aza, incendiato dai commando di Hamas. Lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all’attacco.

Elkana Bohbot, 36 anni, era uno dei produttori del Nova Festival, insieme ai suoi amici Michael e Osher Waknin, uccisi il 7 ottobre insieme a quasi 370 persone che partecipavano al festival. Un video lo ritrae ammanettato e ferito al volto mentre viene portato via dai suoi rapitori. È sposato con una donna israeliana di origine colombiana, Rebecca Gonzalez. Padre di un figlio, viveva a Mevasseret Tzion, vicino a Gerusalemme. Il presidente colombiano Gustavo Petro gli ha concesso la cittadinanza colombiana nel novembre 2023. A maggio è apparso in un video diffuso da Hamas, insieme a un altro ostaggio, Yossef-Haim Ohana.

Rom Braslavski, 21 anni, originario di Gerusalemme è anche cittadino tedesco, si occupava della sicurezza al festival Nova. I sopravvissuti hanno raccontato che è rimasto sul posto per aiutare numerosi partecipanti al festival durante l’attacco. Nell’agosto scorso la Jihad Islamica ha pubblicato un video che lo mostra parlare sotto costrizione, molto debole ed emaciato.

Il soldato Nimrod Cohen, 21 anni, era di stanza il 7 ottobre 2023 vicino al kibbutz di Nahal Oz con la sua unità di veicoli blindati. È stato tirato fuori dai miliziani dal suo carro armato, che era in panne, insieme ad altri tre membri dell’equipaggio. I suoi tre compagni di unità, Omer Neutra, Oz Daniel e Shaked Dahan, sono morti il ​​7 ottobre e i loro corpi sono stati portati a Gaza. I suoi genitori, Yehouda e Viki Cohen, partecipano a tutte le manifestazioni con cartelli e foto che chiedono il rilascio degli ostaggi.

David e Ariel Cunio, 35 e 28 anni, sono due fratelli israelo-argentini, rapiti insieme alla loro famiglia allargata mentre si nascondevano nella stanza di sicurezza nel kibbutz Nir Oz. Per tirarli fuori, gli aggressori hanno appiccato il fuoco alla casa. La loro era la famiglia con il maggior numero di ostaggi, otto: sei, tra cui diversi bambini, sono stati rilasciati. Il regista israeliano Tom Shoval ha presentato il film Lettera a David alla Berlinale a febbraio, un omaggio a David Cunio.

Evyatar David, 24 anni, è stato rapito al Nova Film Festival con il suo amico d’infanzia Guy Gilboa Dalal, che si presume sia ancora vivo nella Striscia di Gaza. Appassionato di musica, stava lavorando in un bar per raccogliere soldi per un viaggio in Thailandia. Nell’agosto 2025 Hamas ha pubblicato un video che lo mostrava gravemente malnutrito e visibilmente indebolito.

Guy Gilboa Dalal, 24 anni, stava partecipando al suo primo rave party con tre amici quando è stato rapito al festival Nova. La sua famiglia ha saputo del rapimento dopo aver visto un video di lui e del suo migliore amico, Evyatar David, legati in un tunnel a Gaza. Guy Gilboa Dalal ed Evyatar David sono stati visti in un video di Hamas a febbraio, mentre assistevano a una delle cerimonie di rilascio degli ostaggi a Gaza prima di essere chiusi in macchina. Appare in un video di Hamas il 5 settembre. Viene filmato con un altro ostaggio, Alon Ohel, in un tunnel.

Maxim Herkin, 37, è un russo-israeliano padre di una bambina di cinque anni che vive con la madre in Russia. È immigrato con la madre dall’Ucraina. Nella primavera del 2025, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un video in cui appare sdraiato, con la testa e il braccio sinistro coperti da bende con macchie marroni.

Eitan Horn, 39 anni, è stato rapito dalla casa del fratello maggiore Yair Horn nel kibbutz Nir Oz. Anche lui rapito il 7 ottobre, il fratello diabetico è stato rilasciato nel febbraio 2025. Prima del rilascio del fratello maggiore, i due fratelli erano stati tenuti prigionieri insieme. La famiglia Horn era emigrata dall’Argentina anni prima. Educatore, Eitan Horn ha lavorato a lungo con diversi movimenti giovanili, per i quali ha prestato servizio in Perù.

Segev Kalfon, 27 anni, lavorava con il padre nel panificio di famiglia ad Arad, nel deserto del Negev. È stato rapito dal festival Nova, mentre si nascondeva in un cespuglio lungo la Route 232, che collega i kibbutz al confine con Gaza. Uno degli ostaggi rilasciati a febbraio ha raccontato di essere stato tenuto prigioniero con lui per un certo periodo.

Bar Kuperstein, 23 anni, prima di essere rapito al festival Nova ha salvato i partecipanti al festival che erano stati colpiti. Medico dell’esercito, non era in servizio quel giorno, ma faceva parte dello staff del festival. I video lo mostrano legato poco dopo il suo rapimento. Suo padre, Tal Kuperstein, paramedico volontario, è rimasto disabile, incapace di parlare o muoversi, a seguito di un incidente.

Omri Miran, 48 anni, massaggiatore con nazionalità anche ungherese, è stato rapito dal kibbutz Nahal Oz, dove viveva, in presenza della moglie Lichay Miran-Lavi e delle loro due figlie piccole, lasciate libere. Suo padre, Dani Miran, si sta facendo crescere la barba in attesa del ritorno del figlio, dopo averlo visto con la barba in un video pubblicato da Hamas nell’aprile 2024, convinto che se suo figlio non può radersi, non si raderà nemmeno lui. Parlando sotto costrizione, Miran ha descritto in un video «una situazione difficile» a causa dei «numerosi bombardamenti israeliani» sulla Striscia di Gaza.

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