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Il clamoroso dietrofront di Soumahoro: migranti, tornate indietro, si può scegliere di restare in Africa

In linea sul piano Mattei

Il clamoroso dietrofront di Soumahoro: migranti, tornate indietro, si può scegliere di restare in Africa

Politica - di Luigi Albano - 16 Ottobre 2025 alle 12:23

Sorprendente, ma vero: Aboubakar Soumahoro sposa la linea del governo Meloni per far restare i migranti in Africa. Il deputato eletto con Avs e oggi al gruppo Misto ha organizzato una giornata di dibattiti sulla migrazione, proponendo due opzioni: restare nei paesi di origine, o tornarci.

Ad aprire il panel, il presidente della Camera, il leghista Fontana, tra gli interventi in programma quello del sottosegretario Freni e del consigliere diplomatico di Meloni.

L’ex sindacalista dell’Usb ha spiegato la sua posizione con una serie di post su Instagram. Post che hanno ricevuto commenti positivi, segno che il buon senso non latita neanche tra i follower più schierati.

 

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Un post condiviso da Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum)

Dalle coop rossa al Piano Mattei: la conversione di Aboukabar

Il titolo dell’evento è eloquente: “Il diritto di restare. Il diritto di rientro. Opportunità per Italia e Africa”. Una formula che segna un netto cambio di prospettiva rispetto ai toni del passato, e che si inserisce pienamente nel solco del cosiddetto Piano Mattei, il progetto strategico dell’esecutivo per rafforzare i legami economici con il continente africano.

 

Il post Instagram di Soumahoro

«Mezzo milione di gicovani italiani hanno lasciato il Paese dal 2011 ad oggi. Non per avventura, ma per necessità. Cercavano quello che l’Italia non poteva offrire: futuro, dignità, prospettive.
Lo stesso accade in Africa ogni giorno. Le stesse ragioni, la stessa disperazione, la stessa scelta impossibile.
Il diritto di restare non è uno slogan. È una soluzione economica concreta. Quando investi nella terra di origine, crei opportunità locali. Quando dai a qualcuno la possibilità di costruire dove è nato, smetti di creare migranti disperati.
Non è carità. È intelligenza. Perché un’Africa che cresce, un’Italia che investe, significa mercati, lavoro, sviluppo per tutti.
Per questo il 16 ottobre alla Camera dei Deputati si riuniranno Primi Ministri africani, Ministri, imprenditori e istituzioni italiane. Non per parlare di immigrazione. Per costruire alleanze economiche vere.
Vengo da quella realtà. So che le soluzioni esistono solo se qualcuno ha il coraggio di metterle in pratica».

 

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di Luigi Albano - 16 Ottobre 2025