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A Torino guerriglia pro-Pal contro la polizia

A Torino

I pro-Pal tentano l’assalto all’evento di FI e scatenano la guerriglia contro la polizia: non si smentiscono mai

Lancio di bottiglie e di fumogeni contro gli agenti, tra i quali si registrano feriti. Tajani: «Solidarietà alle forze dell'ordine. Non ci facciamo intimidire, se non ci vogliono far parlare noi parliamo lo stesso»

Politica - di Federica Parbuoni - 25 Ottobre 2025 alle 15:26

Prima il tentativo di bloccare gli Stati generali sulla casa promossi da Forza Italia, poi gli scontri con la polizia. Ancora una volta, in questo caso a Torino, i pro-Pal hanno dato vita a tentativi di prevaricazione ed episodi violenza. Il contatto con le forze dell’ordine è avvenuto a ridosso del Museo Egizio, mentre cercavano di raggiungere in corteo il non lontano Teatro Carignano, dove era in corso la kermesse azzurra. Arrivati nella strettoia in cui la polizia ha fatto muro per impedire il passaggio, i manifestanti hanno dato vita a un lancio di bottiglie e fumogeni, che ha costretto gli agenti a rispondere con una carica di alleggerimento. Il bilancio, allo stato attuale, è di due agenti feriti e una manifestante identificata.

I pro-Pal a Torino: scontri con la polizia per tentare l’assalto all’evento di FI

Alla manifestazione, oltre ai soliti collettivi, hanno aderito i sindacati di base, Rifondazione Comunista e Potere al popolo. In totale si sono radunate circa 300 persone. Già dal concentramento in piazza Castello era stata dichiarata la volontà di raggiungere piazza Carignano. Al grido di «nessuna passerella di ministri qui a Torino», il corteo ha tentato vari percorsi per arrivarci, ma è stato sempre deviato. Agli Stati generali partecipano, tra gli altri, i ministri Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Paolo Zangrillo e Gilberto Pichetto Fratin. «Si tratta di uno schema simile a quello che si è visto nelle scorse settimane a Livorno, dove durante le campagna elettorale per le regionali collettivi e sigle della sinistra radicale hanno dato vita a scontri nel tentativo di bloccare manifestazioni di Lega e Forza Italia cui partecipavano numerosi esponenti del governo.

Tajani: «Non ci facciamo intimidire»

A dare notizia del contatto in via Accademia delle Scienze è stata la stessa Questura torinese. «Non ci facciamo intimidire, se non ci vogliono far parlare noi parliamo lo stesso, non abbiamo mai fatto manifestazioni per impedire a qualcuno di parlare», ha detto Tajani dal palco degli Stati Generali della Casa, sottolineando che «impedire a qualcuno di parlare è il messaggio più negativo che si possa dare, significa considerare l’avversario politico un nemico. Quello che fanno i nostri avversari, vogliono che stiamo a testa in giù, ci dicono che dobbiamo sparire, ma i cittadini capiscono molto bene».

La solidarietà alle forze dell’ordine, citando Pasolini

Il vicepremier e leader azzurro ha quindi manifestato la vicinanza sua e del partito alle forze dell’ordine, «che garantiscono la nostra sicurezza e garantiscono la democrazia, perché ci permettono di parlare impedendo a chi vuole metterci il bavaglio di poterlo fare». «Ricordo ancora una volta che tra i figli di papà dei centri sociali e i figli del popolo che sono i poliziotti e i carabinieri noi stiamo dalla parte dei figli del popolo», ha poi aggiunto, parafrasando Pasolini.

Il cortocircuito dei pro-Pal che si scagliano contro il governo più impegnato per i palestinesi

Ma Tajani, da ministro degli Esteri, ha anche riaffermato l’azione umanitaria del governo per la popolazione di Gaza, ricordando che «mentre c’è gente che strilla qua e non si sa che cosa vuole, noi continuiamo ad accogliere palestinesi». «L’altro ieri sera sono andato a ricevere a Ciampino un centinaio di studenti, siamo l’unico Paese al mondo che ha fatto un corridoio universitario. È previsto l’arrivo di altri bambini nei prossimi giorni nei nostri ospedali, compresi quelli di questa città che stanno curando decine e decine di bambini di Gaza». «Siamo il Paese al mondo che ha accolto, insieme ad altri due o tre paesi arabi, il maggior numero di rifugiati da Gaza. Questo è quello che conta, il ringraziamento di queste persone, i sorrisi contano molto di più degli slogan di qualche estremista, non si capisce perché – ha concluso – non dobbiamo parlare della casa, cosa c’entra la casa con la Palestina non l’ho capito ancora però».

FdI: «A Torino fatti vergognosi, noi vicini agli agenti e a Forza Italia»

Solidarietà alle forze dell’ordine e a FI è arrivata anche da FdI. «È vergognoso portare la guerriglia in strada a Torino mentre il governo è in prima linea per costruire il futuro a Gaza. Chi predica pace e dialogo e poi sceglie la violenza come strumento politico tradisce ogni principio democratico», ha detto la senatrice di FdI, Paola Ambrogio, condannando «fermamente e senza ambiguità la continua ricerca di occasioni per scatenare tafferugli, devastazione e vandalismi, le piazze sono luoghi di confronto civile, non di aggressione». Di «un copione che si ripete con preoccupante regolarità», ha parlato poi il senatore piemontese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, esprimendo a sua volta «totale solidarietà alle forze dell’ordine». Vicinanza agli agenti e agli azzurri è stata espressa anche da Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione.

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di Federica Parbuoni - 25 Ottobre 2025