Scontri con gli agenti
Guerriglia pro-Pal a Roma, tentano il blitz alla Festa del Cinema con un corteo non autorizzato
Ennesima guerriglia pro-Pal a Roma al presidio per Gaza dell’ultra sinistra. In piazza ancora una volta Cambiare Rotta, Usb, Potere al Popolo al grido di “blocchiamo tutto”. Gli attivisti si sono raggruppati in Piazza Verdi vicino all’ambasciata di Israele mentre le forze dell’ordine presidiavano tutte le strade di accesso alla piazza.
Tensione pro-Pal dopo lo stop al corteo non autorizzato
Dopo lo stop al corteo non autorizzato da parte della questura (la manifestazione doveva essere un sit in statico dalle 18 alle 22) i manifestanti hanno provato, comunque, a far partire, da piazza Verdi, un corteo in direzione Auditorium dove è in corso la Festa del Cinema. Alla testa del serpentone la scritta “Il sionismo è un pericolo per il mondo. Fuori l’ambasciatore israeliano dall’Italia”.
“Noi dobbiamo passare e nessuno ci deve fermare”
“Noi dobbiamo passare e nessuno ci deve fermare”, urla Maya Issa, presidente degli studenti Pro – Pal dopo le tentate trattative con le forze dell’ordine. “Sono allineati con i diktat di governo e Israele”, provocano gli attivisti urlando “corteo, corteo”, “vergogna”, “ennesimo attacco”.
Assassini, assassini l’urlo degli ultrà agli agenti
La tensione è esplosa con gli agenti del reparto mobile dopo il divieto non ascoltato di rimanere in presidio. “Assassini, assassini”, la risposta dei pro Pal alla vista degli idranti che poi sono stati attivati per sciogliere la manifestazione. “Ora e sempre resistenza”, hanno urlato gli attivisti pro-Pal mentre si dirigevano verso il muro delle forze dell’ordine .In tanti hanno percorso alcune centinaia di metro fino in via Paisiello urlando “vergogna, blocchiamo tutto”.
L’ordine della questura di sciogliere la manifestazione
Con fascia tricolore e megafono, il dirigente dell’ordine pubblico ha comunicato ai manifestanti l’ordine del Questore di Roma, ai sensi del testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza, con cui viene formalmente opposto “divieto a qualunque spostamento dei manifestanti verso altri siti”. Quindi è stato ordinato ai promotori lo scioglimento della manifestazione, “con l’avvertimento che, in caso di inottemperanza, lo scioglimento sarà indotto dalla forza pubblica e i responsabili deferiti all’Autorità Giudiziaria”. La decisione è arrivata al termine di una serie di interlocuzioni tra funzionari della Digos e i manifestanti che hanno tentato di muoversi in corteo per raggiungere l’ambasciata d’Israele.